‘Salvini provoca Livorno”. “Insulti, lanci di uova, bottiglie, sputi, calci e sedie scaraventate dai contestatori.

Una brutta piazza ha atteso il vicepremier Salvini e i suoi ministri.

Contestatori in attesa da mezzogiorno tra canzoni urlate, slogan, striscioni anti- Israele e minacce passate alle vie di fatto contro i rappresentanti ministeriali, la polizia e i cittadini ospiti dell’evento.

Livorno ha presentato il peggio di sé stessa in occasione dell’arrivo di Salvini per un evento della Lega. Circa 200 manifestanti hanno dato vita a uno  spettacolo di violenza lanciando uova e fumogeni contro la polizia, ospiti e atti vandalici contro le auto dei ministri. Il vicepremier ha replicato con “baci”, denunciando le aggressioni e riproponendo l’idea di una legge incentrata sul concetto che “chi rompe paga”.

Contestazione per la Lega

Il lungomare di Livorno è stato blindato, per un tratto, martedì 7 ottobre, per l’arrivo del ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini, presente al centro congressi Bagni Pancaldi per un comizio della Lega. Insieme a lui sono arrivati anche i ministri Giancarlo Giorgetti, Giuseppe Valditara e Alessandra Locatelli.


Dura contestazione a Livorno per la visita di Matteo Salvini e altri membri della Lega: la denuncia del vicepremier su “lanci di uova, sputi e calci”.

La risposta di Salvini

“Non riescono ad arrivare non solo i ministri, ma i cittadini” ha affermato. “Gente che si è presa uova, sputi, calci. Non mi è mai capitata una cosa del genere. Ci sono Giorgetti e la Locatelli che stanno girando da un po’, Valditara ha preso calci alla macchina”.
Davanti ai giornalisti, il ministro ha poi difeso il diritto di protesta, ma ha ribadito l’intenzione di introdurre una misura che obblighi gli organizzatori dei cortei a depositare una cauzione.

“Viva il diritto di sciopero, viva il diritto di manifestare” ha sottolineato Salvini. “Stiamo lavorando a una legge per cui chi rompe paga. Vuoi fare una manifestazione? Paghi una cauzione personale e io come segretario della Lega lo farò in primis alla manifestazione che stiamo organizzando a Milano a febbraio”

La protesta a Livorno

In occasione del presidio, la Capitaneria di Porto ha disposto l’interdizione fino alle 22 dello specchio di mare antistante la zona, presidiato da mezzi di polizia, guardia costiera e guardia di finanza.

Ci sono state persone ferite di cui un agente finito al pronto soccorso. Ad una signora non vedente è stato impedito di entrare nel Palazzo Pancaldi

Alla protesta hanno preso parte esponenti del sindacato Usb, militanti della Caserma occupata, Azione Livorno antifascista, studenti di Scuola di Carta e membri di Potere al Popolo.

Salvini ha terminato affermando:”Domani leggeremo: -“Salvini provoca Livorno”- contro una certa stampa che darà una lettura capovolta dei fatti accaduti in queste ore.

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