“Mayday” viene utilizzato per segnalare un’emergenza particolarmente grave e una richiesta di aiuto urgente, soprattutto in caso di incidente aereo o navale.

Ma perché si dice? E che vuol dire?
Certo! Il termine “mayday” è stato adottato come segnale standard internazionale di emergenza nel 1927, grazie all’iniziativa di Frederick Stanley Mockford, un radiooperatore britannico. Mockford lavorava all’aeroporto di Croydon, in Inghilterra, e notò che molti voli di emergenza provenivano da o verso il porto di Le Havre in Francia. Così, scelse “mayday” per la sua facilità di pronuncia e comprensione in diverse lingue.
Il suo utilizzo è regolato dall’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO) e dalla Convenzione Internazionale sulle telecomunicazioni, che stabiliscono che “mayday” deve essere utilizzato esclusivamente per situazioni di emergenza in cui la vita è in pericolo.
In aggiunta, il termine “mayday” è un esempio di “prosign”, un codice che indica chiaramente la gravità della situazione. La ripetizione del termine tre volte serve a garantire che il messaggio venga ricevuto e compreso, anche in condizioni di comunicazione difficili o rumorose.
Infine, oltre all’uso in aviazione, “mayday” è utilizzato anche in contesti marittimi e da altre organizzazioni di emergenza, rendendolo un importante punto di riferimento per la sicurezza in situazioni critiche.