“Sanità Toscana, un altro modello è possibile”. Lega Toscana all’Hotel Palazzo|VIDEO

Landi: “Nell’ultima variazione di bilancio i dati sulla Sanità dall’IRPEF sono stati di 260 milioni. Aumentare i tassi in una regione, in Italia, non è mai esistito”

Elena Meini

Giovedi 29 maggio 2025 a Livorno – dalle ore 1600 alle ore 19.00 presso la Sala dell’Hotel  Palazzo – si è svolta la Giornata  “Sanità Toscana, un altro modello è possibile”, promossa dal Lega Salvini Toscana in collaborazione con Lega Salvini Provincia di Livorno con interventi di rappresentanti delle professioni e associazioni in ambito sanitario.

La Giornata, dal tema “Sanità Toscana, un altro modello è possibile”, inteso come risorsa di valore pubblico per il Servizio Sanitario Regionale, ha visto  interventi istituzionali e momenti con la partecipazione di esperti e istituzioni, dalla Regione Lombardia, Veneto, in video collegamento e Toscana.

Intervenuti, tra gli altri: Elena Meini, Capogruppo Lega Consiglio Regione Toscana, Dipartimento Sanità Lega Toscana: Mario Valgimigli, Emanuele Monti, Consigliere Regione Lombardia; Manuela Lanzarin, Assessore Sanità Regione Veneto; Marco Landi Vice Presidente Consiglio Regione Toscana; Cristiano Marcacci, Vice Direttore de “Il Tirreno”.

Il Convegno è un’iniziativa che mira ad aumentare l’integrità, la responsabilità, l’etica e la trasparenza del Sistema Sanitario, avviando e coordinando una stretta collaborazione con i responsabili di modelli delle altre Regioni come Lombardia e Veneto.

Nella conferenza sul sistema sanitario pubblico in Toscana, si è discusso del bisogno di un’integrazione tra assistenza sanitaria e sociale, con un focus sulla medicina territoriale, sulla telemedicina, e sul rafforzamento delle cure domiciliari. Si sottolinea anche l’importanza della prevenzione e di una presa in carico completa del paziente, che includa aspetti psicologici e sociali.

Un miliardo e 700 milioni di euro in meno di budget statale per pagare il personale sanitario. Sarebbero le perdite di finanziamenti statali avute dalla sanità toscana nell’arco degli ultimi 11 anni. Il dato, reso noto dalla Fondazione Gimbe durante un’audizione della 12esima commissione Affari sociali della Camera dei deputati e riportato dal quotidiano Il Tirreno, mette in risalto i problemi del servizio sanitario toscano con un dato nazionale che invece arriva a 28 miliardi in meno.

“Il Servizio sanitario nazionale – ha detto il capogruppo del Consiglio Regionale Elena Meini – sta affrontando una crisi del personale sanitario senza precedenti, causata da errori di programmazione, dal definanziamento e dalle recenti dinamiche che hanno alimentato demotivazione e disaffezione dei professionisti verso il Ssn. Senza un adeguato rilancio delle politiche per il personale sanitario, l’offerta dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali sarà sempre più inadeguata rispetto ai bisogni”.
Il dato riguardante la Toscana è stato calcolato sulla quota di accesso al sistema sanitario nazionale da parte della Regione, ovvero il 6-6,2 per cento.

Valorizzazione del personale sanitario. Strumenti per fare più lavoro clinico e meno burocratico. Rilanciare in acquisto di nuovi strumenti. Valorizzazione di luoghi a pari passo dei tempi in edilizia sanitaria. (Emanuele Monti)

Il sistema socio-sanitario della Lombardia comprende otto Agenzie di Tutela della Salute (ATS), ventisette Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST), per effetto della legge regionale n. 23 dell’11 agosto 2015, l’AREU, nonché diversi altri tipi di strutture soggette alla programmazione socio-sanitaria regionale. Bisogna sapere gestire bene le risorse finanziarie, afferma Emaniele Monti. Investire in servizi. In Toscana, se i dati sono corretti, c’è un disavanzo di 100milioni di euro. Vanno investiti per i cittadini. La Lombardia ha un modello organizzativo che risale al 1999, da Formigoni e poi da Maroni”.

“Rileviamo, in Toscana, da tempo che serve un investimento sul personale sanitario – ha sottolineato l’assessore alla salute regionale Veneto – Manuela Lanzarin -, servono risorse per le assunzioni, serve innalzare i tetti spesa per gli stipendi del personale sanitario. Ma in primo luogo servono risorse”.

Manuela Lanzarin:
Medicina prossimità, medicina di famiglia sono sempre meno presenti. In Toscana le zone carenti come in montagna necessitano di un presidio, cosi come un paese piccolo necessità di medicina di prossimità. Sapere gestire i finanziamenti in un’accurata riorganizzazione della rete per coprire i bisogni, è fondamentale

Dipartimento Sanità Lega
Mario Valgimigli
Discrasia tra servizi sanitari e le aspettative delle persone.
Le lunghe liste di attesa hanno causato uno scollamento nelle aspettative delle persone: 80% degli italiani per il 74 % si rivolge al privato. Il 20 % non si cura affatto.

La Conferenza Stato-Regioni ha chiesto di aumentare al 7% la percentuale di Pil destinato alla spesa sanitaria e invece l’Italia sta scivolando verso il 6 per cento a fronte del 6,9 per cento dei paesi Ocse”. Fa notare Massimo Ferrucci. Inoltre: – “La Toscana si attesta al terzo posto, al vertice di eccellenza. Ci sono scuole istituti regionali, poli universitari. Il tema delle risorse è antico. Ma le risorse vanno utilizzate in modo adeguato. I livelli di competenza devono corrispondere alla fruizione di prestazioni e servizi adeguati, sia per.attrezzature e strumenti nuovi”.

Ospedale di Livorno . Intervento di Carlo Ghiozzi

Sulla questione dell’ospedale di Livorno intervengono Michele Gasparri segretario di Livorno e Carlo Ghiozzi, Segretario Provinciale Livorno

Michele Gasparri:
Erano stati stanziati dei finanziamenti per fare un ospedale nuovo.
Noi siamo il fanalino di coda della Regione Toscana perché non abbiamo un ospedale nuovo.

Ora io mi domando, ma se entriamo di nuovo in una pandemia, come è successo recentemente, dove il nostro ospedale è l’unico che non è a norma, a livello mondiale, come ce lo caviamo?
Questi soldi che fine hanno fatto?

Carlo Ghiozzi, Michele Gasparri
Carlo Ghiozzi

“A livello regionale emerge la volontà di sviluppare tre poli, che sono quelli universitari: Siena, Firenze e Pisa, a discapito di tutti gli altri ospedali. Quindi gli ospedali con il tempo si sono svuotati,
Livorno, da anni aspetta un nuovo ospedale, vengono stanziati dei soldi ma che poi non vengono mai utilizzati. Perché?
Per i problemi dei debiti delle ASL, quello dell’ASL milionario di Massa l’hanno risolto accorpando le ASL, e quindi con il denaro di Livorno siamo andati a tappare i buchi che avevano fatto nelle altre province a discapito dei nostri cittadini che non hanno più una struttura idonea ed adeguata a quello che è la loro esigenza. Non esiste un progetto”.

Marco Landi

Nel mentre sulla situazione della Sanità Toscana – i cui conti preoccupano – è intervenuto il portavoce della Lega, Marco Landi. 

“Peggiorano i conti, peggiorano i servizi – commenta Landi – A dirlo sono la ragioneria dello Stato da un lato e dall’altro le infinite liste di attesa, il progressivo svuotamento delle funzioni dei presidi nelle zone più periferiche, il sovraffollamento dei pronto soccorso, la sempre più preoccupante carenza di personale. Nonostante gli ingiustificati trionfalismi la Sanità Toscana non gode di buona salute”. 

“Il tema è che sulla questione del piano sanitario regionale chiaramente paghiamo innanzitutto quello che sono stati i vent’anni di Enrico Rossi, dieci anni dall’assessore della Sanità, dieci anni dal Presidente ed è quello che poi ha fatto e ha dato una programmazione, una linea politica a quello che oggi noi viviamo nella Sanità regionale”.

“Una sanità che è sicuramente stata centrata, noi lo abbiamo sentito, stiamo proiettati e cerchiamo una dimensione più decentrata e più legata all’autonomia, perlomeno per quanto riguarda non la governance che pianamente deve essere centrale, ma neanche tornare come qualcuno diceva prima a 26 ASL forse neanche a 10, ma almeno a 6 sì, e poi c’è una questione centrale che dico subito che è quella del gruppo di bilancio perché nell’ultima variazione i dati sono stati sulla Sanità 311 milioni e 260 milioni circa sono quelli definiti con l’aumento Istat, un aumento che non è mai esistito dall’IRPEF. Sull’aumento IRPEF, 260 milioni. Quindi, aumentare i tassi in una regione, in Italia, non è mai esistito”

Il servizio Elisoccorso

Il servizio Elisoccorso

“Lo sappiamo, sono tre basi: Massa, Grosseto e Firenze, due elicotteri grandi, su Massa e su Grosseto, che possono viaggiare anche di notte, che magari hanno anche il verricello per fare degli interventi particolari di emergenza, e l’elicottero di Firenze, che in realtà è un elicottero piccolo. Costa l’ora di volo: l’elicottero piccolo costa circa 1.700 euro l’ora volo, l’elicottero grande costa circa 3.700 euro l’ora volo.

L’emergenza-urgenza deve essere nell’arco dei 20 minuti, da quando parte l’elicottero a quando arriva sul soccorso. Si fa un semplice cerchio attorno alla città calcolando i 20 minuti della distanza. In Toscana era stato affidato nel 2008 e da lì poi sono state fatte proroghe, proroghe, proroghe dal 2018 ed oggi quel servizio. sta durando più del contratto di servizio e sono saltati tre bandi su quelli del servizio.”

Sul tema della governance, in termini anche di riorganizzazione degli ospedali cosiddetti minori, rispondo velocemente a questo stimolo partendo dal tema della governance sanitaria che è un tema che ci vede al centro, in un dibattito anche acceso all’interno del centro-destra. Elena Meini


“Stiamo facendo un studio più preciso e dettagliato di una mappatura, come diceva giustamente prima Marco Landi, di una ridisegnazione di circa 6 azioni rispetto alle precedenti e anche in aumento rispetto alle attuali.”

Concludendo, Meini: “Secondo tema è quello degli ospedali minori, degli ospedali di prossimità su cui come Lega non abbiamo mai negato che il tema dell’operatività e del numero degli interventi sia un tema importante.

Abbiamo però studiato dei documenti e riteniamo che tutti i presidi, soprattutto dove ci sono dei pronti soccorso, devono garantire perlomeno le cure emergenziali iniziali”.

Governance, Riorganizzazione, Mappature, Garanzia cure emergenziali . Elena Meini

Elaborazione immagini video: Vito Capogna

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