Una rapina, un assalto armato, studiato nei particolari, quello di San Vincenzo. L’hanno realizzata.con armi e dotazione di mezzi.

Le fasi della rapina choc
Il commando ha agito intorno alle 18 di venerdì lungo la carreggiata, che poco prima della galleria San Carlo, si restringe per un cantiere.
I due furgoni portavalori della ditta specializzata Battistolli di Livorno, con cinque guardie private a bordo, si sono trovati di fronte la strada chiusa, con alcuni mezzi di traverso (rubati nei giorni scorsi nel Senese) e con un principio di incendio. E anche dietro era tutto bloccato.
L’autista del primo mezzo allora non ha potuto far altro che fermarsi.
L’assalto armato al portavalori
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Contro il cofano i rapinatori, con i volti coperti da passamontagna, hanno sparato una ventina di colpi. In questo modo hanno fatto scendere le guardie e le hanno disarmate. Il furgone però è protetto e allora hanno usato l’esplosivo per aprire il tetto.
Gli spari, l’esplosione, hanno attirato l’attenzione di chi si trovava nelle case e nelle strade dintorno. Hanno gettato il panico tra gli automobilisti e i camionisti di passaggio. Qualcuno ha acceso il telefonino e ha cominciato a riprendere le fasi concitate della fuga. Nelle immagini vediamo il trasbordo dei soldi (circa 4 milioni è la prima stima) sulle auto dei rapinatori. Una delle vetture utilizzate potrebbe essere quella ritrovata in queste ore a Monterotondo Marittimo (GR).



La fuga dei rapinatori
Nessuno è rimasto ferito, gli autori del colpo sono fuggiti verso sud, in direzione di Grosseto e Roma, a fortissima velocità.
Sembrava la scena di un film quella che vediamo in tv o al cinema. La Regione Toscana ha attivato la maxi emergenza sanitaria, la strada è stata chiusa (prima in tutte le quattro corsie e dalle 20 solo verso sud) e i carabinieri, che seguono le indagini per conto della Procura di Livorno, hanno cominciato a fare i rilievi. Si sono conclusi verso le due della notte, quando la Variante Aurelia, completamente ripulita e messa in sicurezza da vigili del fuoco e polizia municipale, è stata riaperta.
I punti interrogativi su questo colpo milionario
I punti interrogativi sono molti. L’organizzazione criminale che ha agito (composta da una decina di persona a quanto si vede) era a conoscenza del percorso del carico. E ne conosceva soprattutto l’entità.
Sapeva anche di tutti i cantieri stradali aperti e del fatto che proprio in quel punto i furgoni avrebbero trovato degli ostacoli per i lavori in corso. A proposito di strade, i malviventi hanno valutato anche che quella zona fosse adatta ad una fuga rocambolesca e precipitosa, proprio per il reticolo di strade e stradine che vanno in ogni direzione.
E poi la preparazione dell’attacco ha richiesto una grande disponibilità finanziaria.
In queste ore il sindaco di San Vincenzo Paolo Ricucci ha voluto ringraziare tutte le forze dell’ordine, i vigili, i volontari che hanno operato fino a notte fonda. e per gli inquirenti, adesso il lavoro continua. Alla caccia dei malviventi.
Fonte immagini, video: SAVIP
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