Interrogazione sulla messa in sicurezza dei tre alberi di Cipresso in via del Poggione fronte civici 7, 9 e relativa area aiuola – Buonsenso in Comune su segnalazione di Lega Collesalvetti

Carlo Fredianelli il Consigliere Comunale critica la gestione del verde pubblico, parlando dei Cipressi e area aiuola lasciate in stato di abbandono e della mancata verifica degli alberi pericolanti in via del Poggione. La segnalazione di Lega Collesalvetti ( Vito Capogna, Laura Petreccia) a seguito di un sopralluogo a Crocino in via del Poggione con il Consigliere e i residenti.

Riportiamo alcuni passaggi dell’Interrogazione che evidenzia come il nuovo ponte inaugurato il 24 gennaio con il nuovo assetto della struttura ha peraltro creato variazioni alla viabilità dovuto ai lavori sopracitati con disagi relativi, rischi per la circolazione e l’incolumità dei cittadini.

3 Cipressi pericolanti per assetto ed esposizione delle radici.

Il terreno di composizione dell’aiuola risulta friabile e soggetto ad essere dilavato in concomitanza di pericolosi eventi atmosferici.

La stretta vicinanza dei tre Cipressi in corrispondenza dei tralicci dei pali della corrente elettrica crea pericoli di incendio e abbattimento sulle abitazioni

“L’area così come si presenta non riesce ad assicurare alcuna funzione di dimora per gli alberi e tanto meno ad uso parcheggio, perché il terreno che la ricopre affonda dal momento che non è stabilizzato”. Spiega il Consigliere

“Nella ipotesi di una riqualificazione ad uso parcheggio è necessario il riporto di ghiaia e successivo passaggio di mezzo compattatore”- fanno notare I leghisti Capogna e Petreccia.

Fredianelli rilancia sull’urgenza e la tempistica di ispezione dell’area e degli alberi da parte di un esperto, la valutazione del loro stato di salute e stabilità.

Inoltre – si Interpella: – Sull’eventuale potatura o rimozione degli alberi se si ritiene che rappresentino un grave pericolo. al fine di mettere in sicurezza la strada e restituendo cosi al corretto utilizzo il tratto stradale interessato”.