Firenze- L’economia toscana tiene, l’andamento del Pil resta positivo. Ma il quadro internazionale, sempre più fragile ed incerto, fa perdere slancio alla crescita. Tutte i timori legati alla situazione in corso, con possibili ulteriori criticità in caso di imposizione di nuovi dazi Usa, pesano su un quadro complessivo che sta andando in stagnazione. Perdura il calo della produzione industriale, tengono turismo ed esportazioni, cresce l’occupazione ma con contratti mirati. È il ritratto che emerge dal Rapporto Irpet sull’economia, presentato a Palazzo Strozzi Sacrati.

Le stime Irpet indicano per la Toscana un Pil ancora in aumento che può arrivare ad un +0,6%, leggermente più alto rispetto al dato nazionale e questo grazie alla spinta dei progetti PNRR e dal recupero di consumi e investimenti privati. Ma una volta esauriti questi la crescita potrà restare positiva soltanto con un aumento strutturale della produttività.

L’impatto sul Pil di un aumento tariffario sui beni esportati negli Usa potrebbe valere, nell’ipotesi di un taglio fino al 2%. I comparti più penalizzati sarebbero la chimica, la plastica, la moda.

Malgrado la flessione della domanda mondiale, le esportazioni nei primi tre trimestri del 2024 sono cresciute fino al 12% in più, un dato che esce dalle voci di traino che indicano che il paese si muove grazie sostanzialmente al lusso: gioielleria, nautica, farmaceutica e agro-alimentare

La Toscana vive sostanzialmente di turismo. Un turismo in trasformazione, sfarzoso e straniero. Le presenze continuano a crescere con chiusura 2024 al +6% il turismo europeo, +11% gli extraeuropei. In flessione gli italiani, -8%. Anche in questo caso si registra in movimento il turismo di lusso. Crescita di prenotazioni nelle location a 5 stelle, stabili i 4 stelle e flessione dai 3 stelle a scendere. E man mano che le stelle scemano la flessione al negativo aumenta fino a raggiungere un -20% ad 1 stella.

Fonte: Telegranducato news

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