Calenzano. Esplosione deposito Eni, passo avanti nelle indagini

Esplosione al deposito Eni, novità nelle indagini

CALENZANO – Passo avanti nelle indagini, individuato il punto esatto da cui sono fuoriusciti i vapori di carburante che hanno creato le condizioni per l’esplosione. L’episodio al deposito Eni di Calenzano, risale al 9 dicembre scorso dove hanno perso la vita cinque persone.

Le novità nelle indagini sono emerse nel corso del sopralluogo di lunedì mattina, presenti, oltre ai magistrati della procura di Prato alcuni dei consulenti tecnici. Resta da capire la circostanza che ha costituito l’innesco dell’ esplosione: la relazione tecnica ha tempo sino alla fine di febbraio per la sua elaborazione.

I reati ipotizzati nel fascicolo aperto dal procuratore Luca Tescaroli – al momento senza indagati – sono omicidio colposo plurimo, crollo doloso di costruzioni e rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.

Gli inquirenti avevano certificato la mancanza di alcune delle condizioni di sicurezza necessarie allo svolgimento dei lavori nell’impianto. Sono in corso altre perquisizioni nei confronti di due lavoratori presenti al momento dello scoppio.

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