Laura Petreccia

L’escursionista si era smarrito a 5000 metri di quota, non trovando più nemmeno i compagni di spedizione. Un cane gli è apparso all’improvviso e ha capito che lo doveva seguire. Lo ha salvato.

Una storia che arriva dal cuore delle montagne peruviane, dove un giovane inglese ha vissuto un’avventura unica, accompagnato da un insolito e straordinario compagno: un cane, comparso dal nulla, per condurlo alla meta.

Durante una spedizione sul circuito di Santa Cruz, vicino alla città di Huaraz, destinazione passo Punta Unión, a 4750 metri di altezza, l’uomo per il. freddo e una fitta nebbia al secondo giorno di cammino, si è sperso dagli altri membri del gruppo.
Si è cosi ritrovato completamente solo, in balia delle intemperie e disorientato su quale fosse la direzione giusta da seguire.
In quel momento di smarrimento, un cane è comparso dalla nebbia, avvicinandosi con fare amichevole. La sorpresa del giovane inglese è stata grande: incredulo si chiedeva come poteva trovarsi lì un cane, nel bel mezzo del nulla.
Ma il cane sembrava conoscere il sentiero e non mostrava segni di smarrimento. In quel momento, l’uomo ha capito che l’unica cosa da fare era affidarsi all’istinto del suo nuovo amico e seguire la sua guida silenziosa. “Ho deciso di fidarmi della sua conoscenza della montagna” ha raccontato.

Il cane, rapido e deciso, a passo spedito lungo il percorso, quasi come se fosse abituato a quei luoghi lo ha condotto al cartello che indicava Punta Unión: il giovane si era perso, ma il suo nuovo amico peloso aveva trovato per lui la via verso la vetta.

Dopo aver raggiunto il traguardo, il cane si è fermato accanto al giovane inglese aspettando che arrivasse il resto del gruppo. Da quel momento, la “guida a quattro zampe” è rimasta vicino al gruppo, accompagnandoli fino al campo successivo dove, con grande sorpresa di tutti, hanno trovato ad attenderli un altro cane.
Il giorno seguente, i due cani hanno proseguito con gli escursionisti per altri 22 chilometri, regalando loro un po’ di serenità e sicurezza lungo il difficile cammino. La sera i pelosi hanno dormito accanto alle tende, come due guardiani fedeli che vegliavano sui loro nuovi amici umani.

L’ultimo giorno, prima della conclusione del percorso, alla fine del sentiero, proprio vicino a un piccolo punto caffè, l’inglese ha trovato seduto il suo amico quattrozampe, tranquillo e rilassato, come in attesa di un ultimo sguardo.
Un abitante locale ha spiegato all’escursionista che quei cani vivevano nei villaggi della zona e avevano l’abitudine di seguire i turisti durante le loro camminate, quasi come se fossero guide addestrate. Ma per il giovane escurisionista quel cane era stato un vero compagno, un custode silenzioso che aveva reso la sua avventura peruviana indimenticabile.
Fonte: La Stampa
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