Massimo Lorenzetti; “Se ne va via un frammento di vita’

Dal 29 dicembre e fino al 31 dicembre 2025, a Livorno sono in corso, finalmente, le importanti operazioni di demolizione di due edifici popolari in via Giordano Bruno, nel quartiere Fiorentina. L’intervento, atteso da 15 anni, prevede la costruzione di 60 nuovi alloggi entro il 2030.
La demolizione è stata affidata alla ditta Abate e sarà realizzata con mezzi meccanici muniti di pinze idrauliche, con particolare attenzione alla rimozione dell’amianto e alla sicurezza degli edifici limitrofi. L’area sarà poi liberata e preparata per la costruzione dei nuovi palazzi, che saranno dotati di pannelli fotovoltaici e pompe di calore per il riscaldamento e l’acqua calda.


La ricostruzione sarà finanziata dalla Regione Toscana e dalla legge regionale 25, con un investimento complessivo di 8,5 milioni di euro. I nuovi edifici saranno più dignitosi e con appartamenti di dimensioni comprese tra 45 e 60 metri quadri.
La cerimonia di inizio lavori, di ieri lunedì 29, ha visto la presenza di rappresentanti dell’ente Casalp, dell’assessore alle politiche per la casa Andrea Raspanti e del sindaco Luca Salvetti, che hanno sottolineato l’importanza di questo intervento per il quartiere e la città.
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LA DEMOLIZIONE TRA LACRIME E RICORDI
Sul posto passano e si fermano cittadini, residenti. Guardano con gli occhi lucidi e con una commozione mal celata le fasi di abbattimento delle mura, dei vani degli appartamenti. Difficile parlare per qualcuno. Tra quelle mura loro ci hanno vissuto, sono cresciuti.
Siamo in una zona che ti ricorda Danny Magina in cui il fenomeno dell’occupazione abusiva si è maggiormente manifestato.
Michela Chiellini, la prima ad andare via: Ti sentivi bussare e chiedere se c’avevi il caffè da prestare perché ormai le botteghe erano chiuse. Pillole di solidarietà e amicizia. Guardi le finestre e ti ricordi voci di chi non c’è più, o gli schiamazzi dei bimbi, ora diventati giovanotti». Si commuove. Una reazione emotiva che vale più di mille parole.
“Se ne va via un pezzo di storia“. Afferma Giuseppe Amaro, inquilino al primo piano del numero 16, ultimo residente ad andarsene. Ci ho abitato con moglie e tre figli
Come mai vengono abbattuti? Chiede un passante
“Non erano più agibili. Ma qui saranno costruiti 60 nuovi appartamenti, con tutti i confort” – risponde un commosso residente: Massimo Lorenzetti. E continua -” Quanti ricordi! Se ne va via un frammento di vita’”
La ricostruzione dal 2027. Entro domani sarà tutto un piazzale di macerie che le ruspe caricheranno sui “pellicani” per andare allo smaltimento.