29 ago 2025
Chiusa la partita dei candidati alla presidenza con l’ufficialità di Tomasi, il lavoro è sulle liste. I partiti e gli strateghi del centrodestra stanno facendo i conti sulle rilevazioni per le liste da chiudere entro il 12 settembre.

La probabile ripartizione dei seggi
I dati dell’ultimo sondaggio eseguito da Emg per Toscana Tv, a maggio, registrava una distanza di 21 punti percentuali tra il governatore uscente Eugenio Giani e il suo sfidante Tomasi.
Ovviamente è possibile che la forbice si possa ridurre, tuttavia al momento lo scenario per il centrodestra in caso di sconfitta è di eleggere 16 consiglieri occupando tutti i banchi dell’opposizione, dato che il Movimento 5 Stelle, che prese due seggi, è finito nel campo largo.
Secondo le proiezioni, i seggi per le quattro liste di centrodestra potrebbero così ripartiti: 9 posti per FdI (che nella scorsa tornata ne aveva 5), 2 per la lista civica È ora! (stimando un risultato vicino al 5%) e 5 posti da spartire tra Forza Italia e Lega, in una gara a chi prende un voto in più per centrare i 3 seggi che significano seconda forza della coalizione.
La battaglia interna alla Lega tra Ceccardi e il generale Vannacci
Grande tensione sulle liste in casa Lega, agitata dalla guerra interna tra l’ex aspirante governatice Susanna Ceccardi e il neo vicesegretario nazionale Roberto Vannacci — nell’occhio del ciclone anche per i mancati pagamenti della quota di sostegno al partito —, su cui incombe il rischio di perdere oltre la metà degli eletti (nel 2020 furono 6).
Nel caso di listino, che il Carroccio ha sempre utilizzato nelle scorse elezioni regionali toscane, a scattare sarebbero il braccio destro di Vannacci, l’ex FdI Massimiliano Simoni e il segretario regionale del partito di Salvini, Luca Baroncini; in caso contrario si aprirebbe uno spiraglio per uno dei due capilista a Firenze e Pisa, cioè Tommaso Villa — ex consigliere forzista vicino alla famiglia Verdini — e Elena Meini, capogruppo leghista uscente. In ballo ma con speranze ridotte al lumicino anche Claudio Stanasel a Prato e Cristiano Romani ad Arezzo.
La prospettiva in Forza Italia, che intanto «chiama» Calenda
Tutta in salita infine la partita di Noi Moderati, che dopo aver rifiutato l’ingresso nella civica di Tomasi può ormai solo confluire nelle liste azzurre per non saltare l’appuntamento elettorale, senza però grosse chance di eleggere un rappresentante.
In queste ore va infatti in scena anche un clamoroso tentativo, quello di Forza Italia di portare Azione, fuggita dal campo larghissimo, nel centrodestra. La vicesegretaria degli azzurri, Deborah Bergamini, va dritta al punto rivendicando «la necessità di allargare ad altri moderati, come il partito di Carlo Calenda». Che dalla Versiliana, apre a uno dei temi più cari al centrodestra: «I Cpr — ha detto — dovrebbero essere costruiti uno in ogni regione». Ma poi sugli appoggi assicura: «Non è che si fa da un lato o dall’altro…».
29 ago 2025
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