Capogna, Petreccia (Lega). Fauna selvatica: ungulati fuori controllo danni alle coltivazioni e allevamenti| REEL

Un’emergenza ormai fuori controllo segnalata da Vito Capogna e Laura Petreccia, che sollecitano l’attivazione immediata di interventi di contenimento per tutelare le colture, la sicurezza stradale e la biodiversità.

FAUNA SELVATICA: UNGULATI FUORI CONTROLLO E DANNI ALLE COLTIVAZIONI E ALLEVAMENTI

Fauna selvatica fuori controllo e danni alle coltivazioni. Nelle campagne della provincia di Livorno per cinghiali, caprioli, daini e lupi sono urgenti misure ed indennizzi per gli agricoltori per i danni alle produzioni.

L’emergenza fauna selvatica è la prima criticità denunciata dalle aziende agricole al pari dei cambiamenti climatici che stanno contribuendo all’abbandono delle campagne e alla radicale trasformazione del paesaggio livornese mettendo a rischio i raccolti, le produzioni agroalimentari di qualità ed il turismo rurale.

REEL coltivazioni devastate dagli ungulati: Cinghiali, Caprioli. Ma anche Roditori e Fagiani👇

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Azienda ‘Conti Daniela’ – Castell’Anselmo

Cominciamo da Castell’Anselmo, il danno più ingente nel sopralluogo dei due leghisti lo hanno riscontrato a Castell’Anselmo presso l’azienda Agricola ‘Conti Daniela’. gestita da Duccio Semboloni.

Semboloni è in qualità di rappresentante della società agricola a Castell’Anselmo. Un’azienda.dove si coltivano soprattutto ortaggi e frutta di stagione.

È un azienda agricola, dove coltivano ortaggi e prodotti bio. Gli ungulati distruggono ogni tipo di raccolto, interi campi, compromettendo la produzione. Nonostante le protezioni elettrificate, la lotta agli ungulati è impari. Sono state adottate tutte le misure protettive e preventive.

Un’altra minaccia alle coltivazioni proviene dagli eventi atmosferici estremi come l’ultimo del 13 marzo. La valle dove sono coltivati i campi ha fatto da cassa di laminazione, l’alluvione ha distrutto, peraltro, tutti i campi seminati.

Azienda Apicoltura Le Regine di Parrana San Martino

Nell’area del terreno, adiacente ai campi dell’Azienda Conti, c’è un boschetto dove sono state poste le arnie dell’Azienda Biologica Apicoltura Le Regine di Parrana. Christian Carrai e Debora Petroni, apicoltori, raccontano che fortunatamente non hanno ricevuto danni dagli ungulati.

Le difficoltà sono legate al clima. È tanto che non piove, la produzione, è calata molto. Anche se ci sono i fiori, il fiore non ha nettare

Tenuta Lorenese della Marchesi Frescobaldi

La vendemmia promette bene sotto l’aspetto della qualità, ma difendere le vigne dagli animali è una battaglia.

Federico Falossi è uno dei viticoltori, agronomo più esperti ed attivi nel comparto vinicolo. Qui abbiamo registrato episodi di ungulati come i Cinghiali ma anche Caprioli che devastano vigneti: il Direttore Federico Falossi della Tenuta Lorenese della Marchesi Frescobaldi ha chiesto interventi urgenti.

Federico Falossi: La Polizia Provinciale ha fatto un intervento contenitivo ed al momento la situazione è sotto controllo.
Vigiliamo, comunque.

Le vigne? Ci sarà una buona vendemmia?L’uva non è male.
Vediamo i riscontri appena iniziamo la vendemmia.

Azienda Agricola La Tanna di Antonio Troilo

Nelle colline di Fauglia, a metà strada tra Pisa e Livorno, si trova l’azienda agricola Troilo Antonio, su una superficie di 75 ettari vengono coltivati viti, olivi grano, biada, paglia e fieno.

L’azienda Agricola Troilo produce; Vino, Olio, Cereali e farine alimentari. Ma è anche Agriturismo con la splendida location a – La Tanna – nel comune di Collesalvetti.

Antonio Troilo ha denunciato alla Regione danni da Ungulati, Storni, Corvidi e Gazze. “Circa 20 quintali di uva ad oggi sono stati distrutti da questi animali ma, penso che il danno sarà molto più elevato visto che la vendemmia non è imminente”.

Purtroppo i costi di manutenzione e prevenzione a tutela delle colture non sono mai adeguatamente coperti da indennizzi. Come in questi casi, i danni sono sempre superiori ai risarcimenti.

Azienda Agricola Bio di Paolo Niccolini

Passiamo alla nota Azienda Agricola Bio Paolo Niccolini a Santa Luce, dove documentano i pesanti danni subiti da Paolo Niccolini. Qui i cinghiali hanno distrutto campi di favino, seppure sono riusciti a limitare grano duro e ceci.

I danni sono abbastanza contenuti nei ceci e nel grano sul Lago di Santa Luce,perché avendo la mietitrebbia di proprietà siamo riusciti ad essere tempestivi nella raccolta, ma per il favino sono stati importanti. (Paolo Niccolini)

Albergo del Pastore – Chioma

E per finire all”Albergo del Pastore che conferma la difficoltà. Lisa Logozzo è titolare dell’azienda agricola dove fra l’altro si applica anche l’agriturismo, ma si coltiva e sopratutto si alleva, dalle capre agli animali da cortile. Logozzo ha subito danni per attacchi dei lupi. Nonostante abbia il recinto elettrico

Più che i cinghiali, i problemi, a me li danno i lupi. Mangiano le capre.
Ho perso 12 capre, ho dovuto mettere altri cani maremmani.

Riforma della 157/92

È in corso al Senato la discussione sulla proposta di riforma della 157/92,
sulla fauna selvatica per la revisione di una normativa obsoleta e carente che, ormai da anni, non consente più di far fronte all’emergenza ungulati.

Se la legge del 1992 si focalizzava sulla protezione della fauna, oggi la situazione si è ribaltata, con alcune specie in sovrannumero se non infestanti. L’esempio più lampante riguarda i cinghiali, responsabili dell’80% dei danni al settore agricolo: si è passati da una popolazione di 50 mila capi in Italia nel 1980 ai 900 mila nel 2010, fino agli oltre 2 milioni di oggi”.

Via Delle Sorgenti- Tenuta Lorenese della Marchesi Frescobaldi

Presentazione domande indennizzo

Per quanto riguarda l’emergenza ungulati la Regione Toscana ha adottato misure per l’indennizzo dei danni subiti. Le aziende agricole hanno potuto presentare domanda di contributo, utilizzando la modulistica disponibile sulla piattaforma gestionale di ARTEA. Il termine per la presentazione delle domande è stata il 31 luglio 2025, sebbene alcuni contributi per la prevenzione dei danni forestali abbiano una scadenza successiva, il 31 ottobre 2025.

In questo senso, gli indennizzi dovrebbero assolutamente trovare spazio all’interno del ddl, a partire dall’introduzione di strumenti automatici di indennizzo per i danni provocati dalla fauna selvatica, che ormai si aggirano tra i 50-60 milioni di euro l’anno. È una delle richieste più sentite dalle categorie di settore da tutti gli agricoltori: l’istituzione di un fondo di compensazione e di procedure semplificate per il ristoro.

Modulistica regolamento- indennizzi ATC SottoAmbito 9 👇

https://www.atclivorno.it/index.php/normative/regolamenti-atc-livorno

https://www.atclivorno.it/index.php/attivita/danni-e-prevenzioni/171-nuova-modalita-di-inoltro-pratiche-di-indennizzo-danni-alle-colture-agricole

https://www.atclivorno.it/index.php/attivita/danni-e-prevenzioni/171-nuova-modalita-di-inoltro-pratiche-di-indennizzo-danni-alle-colture-agricole

Fonte: Dipartimento Agricoltura Lega Toscana

https://www.unilibro.it/libro/petreccia-laura/quaderno-psichiatrico/9788824969970?idaff=googlebase-21
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