Lo sconcerto dei consiglieri dopo l’ennesima rissa in Venezia:
Una nottata da incubo tra sabato e domenica per i residenti esasperati Occorrono presidi di polizia dalle 1 alle 5 la mattina ”

“Come Consiglieri abbiamo cercato da sempre soluzioni con l’Amministrazione comunale per fare un ragionamento collettivo e ritrovare la città, restituirla ai suoi abitanti, ridarle vivibilità; ci hanno snobbato, anzi, ci sarebbe posto per mettere, bar, ristoranti, locali notturni, con folle di gente che resta per strada anche tutta la notte e che non permette ai residenti di dormire, tornare a casa, o anche solo guardare la tivù con la finestra aperta”.

Sminuire i 34 secondi di follia nella notte tra il 26 e 27 luglio indigna al punto che le preoccupazioni per Amadio e Perini siano proprio le posizioni del Sindaco, Salvetti e del Manager Security, Dotto, tese ad alleggerire e circoscrivere il fatto come un eccesso isolato. “Il pericolo è l’approccio irresponsabile del Sindaco e del Manager Dotto. Occorrono gli strumenti per affrontare il fenomeno, ci vuole più severità, come l”impiego delle forze dell’ ordine, il pericolo è il paradosso del buonismo”.

Il presidio delle forze dell’ordine deve essere decisamente più costante e puntuale, a copertura dalle 1 alle 5 la mattina, ma anche loro non possono certo fare miracoli per una situazione che è ormai degenerata in un humus in cui la microcriminalità, lo spaccio e l’abuso di alcol soprattutto tra i giovanissimi non possono che attecchire. E non solo qui in  Venezia, intendiamoci.

Qual’è veramente il valore del Modello Livorno che hanno voluto propinarci come modello vincente?”.

All’indomani dell’ennesima nottata (quella tra sabato e domenica) agitata da aggressioni e risse nella zona Venezia, abbiamo voluto sondare Amadio e Perini per.il malcontento dei residenti, ma anche per  l’Ordine e la Sicurezza, di pertinenza della prefettura che ha approfondito il tema della tutela della sicurezza nelle attività di intrattenimento e pubblico spettacolo, anche in considerazione della stagione estiva in corso.

Livorno corre ai ripari e, per prevenire e contrastare violenza e illegalità, sono stati disposti più controlli sulle attività e servizi mirati di vigilanza nelle aree a maggiore vocazione turistica e di movida?

Perini.si rivolge anche al Prefetto Giancarlo Dionisi, che ha promosso il ’Patto per l’attuazione della sicurezza urbana’, sottoscritto con il Sindaco Salvetti lo scorso 24 giugno, che contempla alle problematiche legate alla movida.
“Mi auguro che chi ha la responsabilità dell’ordine pubblico, si immagini cosa significhi avere, ogni notte, questi soggetti poco raccomandabili sotto le finestre”. Nel mirino anche la mappatura delle zone critiche della città (nel ’Patto per le sicurezza’ che comprende anche il quartiere Venezia): “Sono solo un esercizio sterile se non accompagnato da azioni concrete”.

Aggiunge Amadio: “La città è stata trasformata in un luna park a cielo aperto e in più quartieri salvo birrerie e ristoranti, sono sparite tutte le attività commerciali, i residenti non riescono a rientrare a casa. Si tratta di una situazione fuori controllo da almeno otto anni e che dopo il Covid è letteralmente esplosa.

Pertanto i consiglieri hanno depositato una Interpellanza a tutela  per la sicurezza e la quiete pubblica, anche per l’abuso di bevande alcoliche e del consumo di stupefacenti.

Concludendo  Perini:
“E a chi sostiene che si tratta di un’area richiestissima e di grande valore economico rispondo che qui sono in molti a voler vendere il proprio appartamento, a volersene andare senza però riuscirci: vendono metrature piccole, ma le case da famiglia risultano investimenti infruttuosi”.

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