Livorno- A bordo della Ong Solidaire che non è la prima volta che attracca al Molo 56, già lo fece il mese scorso, il 25 giugno, sono giunti 59 migranti appartenenti a differenti nazionalità ma quasi tutti compresi nella fascia equatoriale del continente africano: Mali, Ghana, Gambia, Nigeria, Sierra Leone, Niger, Costa d’Avorio, Biafra. A loro vanno aggiunti sudanesi, provenienti quindi dalla parte orientale del grande continente Africa.

49 maschi, di cui 43 adulti, 1 minore accompagnato e 5 no.

10 femmine di cui 7 adulte e 3 minori accompagnati.

Dai luoghi di origine storie diverse e sempre cupe, con una somma di disgrazie che vanno dalla violenza alla guerra, alla fame e spingono ad affrontare un viaggio che seleziona i più resistenti e li fa giungere a bordo di una imbarcazione dove si aggiungono nuove angherie, la nave Ong che li porta a riva è il primo spiraglio di luce che alimenta la speranza.

Come è, da quando è iniziata l’applicazione della distribuzione dei porti indicati dal ministero competente, quasi 110 approdi fa, Livorno ha compiuto il suo dovere con l’accogliere i profughi, visitarli, curarli, nutrirli e poi ricomporre dove possibile i nuclei familiari e avviarli secondo il consueto riparto provinciale.

Un ottimo lavoro di squadra da parte delle autorità civili, militari e del volontariato, la cui arma al fianco è il sorriso.

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