Un altro suicidio in carcere

Un altro suicidio in carcere

MASSA – Era in carcere da pochi giorni per la revoca degli arresti domiciliari il detenuto 26enne trovato impiccato nella sua cella al carcere di Massa. Con la sua morte salgono a 43 i detenuti che si sono tolti la vita dall’inizio dell’anno 3 nelle ultime 48 ore, cui bisogna aggiungere 3 operatori. Una strage senza fine.

62.391 è il numero di detenuti stipati in 46.779 posti disponibili, mentre la Polizia penitenziaria, con oltre 18mila unità mancanti agli organici, è  stremata . Gli agenti vengono sottoposti a carichi di lavoro insopportabili e trattenuti in servizio anche per 26 ore ininterrotte, subendo un vero e proprio caporalato di stato. A Massa sono 112 gli operatori assegnati, ma  ne servirebbero almeno 204, I sindacati si rivolgono ancora agli organi di governo  chiedendo di attivare misure concrete per alleggerire la densità detentiva, potenziare gli organici della Polizia penitenziaria anche arrestandone l’abnorme distrazione presso uffici ministeriali ed extracarcerari, assicurare l’assistenza sanitaria, specie ai malati di mente, e intraprendere riforme complessive.

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