Crollo porzione tetto, richiesta di strisce pedonali dissuasori, bonifica di aree da cumuli rifiuti, messa in sicurezza di area con alberi di Pino pericolanti, marciapiedi ricoperti da tappeti di aghi di pino, vigilare sul quartiere, c’e spaccio di droga. È la lista delle priorità e criticità segnalata dai residenti di via De Sanctis a Livorno

A Livorno, le case popolari, o alloggi di edilizia residenziale pubblica, possono spesso versare in uno stato di degrado e abbandono, lasciando i residenti in situazioni di disagio. Questa situazione può derivare da vari fattori, tra cui la mancanza di manutenzione, la carenza di risorse e in alcuni casi, da una gestione non ottimale degli immobili.




Livorno 11 luglio 2025, 16.30 – La delegazione dei residenti di via De Sanctis dei civici 20-22-24-26 con Marcella Amadio, Capogruppo e consigliere comunale di FdI rappresentano una serie di criticità e priorità in gran parte disattese da Casalp e Amministrazione comunale livornese. Gli appartamenti sono di proprietà Casalp, ma alcuni di proprietà privata.
Esterni degradati, incuria e alloggi che minacciano rovina o rischiano di cadere da un momento all’altro.
Addirittura si notano alberi pericolanti, tappeti di aghi di pino, negli spazi comuni.
La situazione delle case popolari in via De Sanctis negli immobili dei civici 20- 22- 24- 26 è sotto gli occhi di tutti.
Presente Marcella Amadio con una delegazione dei residenti per vedere lo stato di abbandono in cui versano diversi caseggiati.
A Livorno 4 milioni e 684 mila euro per recuperare e assegnare case popolari
La Toscana ha stanziato 27 milioni di euro per realizzare, tra il 2025 e il 2027, opere di recupero sul patrimonio di edilizia residenziale pubblica con priorità di intervento per gli alloggi sfitti. Saranno circa 1.500 gli appartamenti che in tre anni saranno ripristinati e resi nuovamente disponibili. Livorno beneficerà di questo contributo visto che dalla Regione sono in arrivo 4 milioni e 684mila euro.
Una situazione che a detta degli inquilini è diventata ormai insostenibile.
Oltre agli evidenti problemi di manutenzione c’è anche chi lamenta una sensazione di abbandono generale da parte delle istituzioni che si ripercuote anche nella vita di tutti i giorni.




“Non si fa più manutenzione quella ordinaria e arriva la sera lo spaccio di droga, intollerante proprio perché c’è il lassismo e questo lo imputano anche a chi doveva vigilare. Nonostante le continue segnalazioni, la sicurezza è latitante da anni”. (Pietro Brando, portavoce della delegazione)
Si chiede pertanto una maggiore vigilanza per prevenire episodi di criminalità, inoltre la messa in sicurezza degli immobili e l’area degli alberi a rischio caduta, la pulizia dei catidoi, dei tombini, dai tappeti di aghi di pino, per mettere in sicurezza il camminamento, dissuasori per rallentare la velocità dei mezzi e strisce pedonali di attraversamento in via dell’ Ardenza.
Secondo Marcella Amadio di FdI servirebbe un piano casa comunale per finanziare gli investimenti sull’edilizia residenziale pubblica.
Investimenti necessari, ma per ora frenati non dalla mancanza di risorse.
Non hanno stabilito stanziamenti economici per garantire la manutenzione, molti appartamenti risultano sfitti da anni. Perché?
Gestione inefficace, afferma Amadio.
In alcuni casi, la gestione degli alloggi popolari da parte degli enti competenti può risultare inefficiente, contribuendo al degrado degli immobili e alla sensazione di abbandono dei residenti. Sensazione di solitudine
Possibili soluzioni rilanciati da Marcella Amadio con la delegazione dei cittadini intervenuti:
Piani di riqualificazione:
È necessario prevedere piani di riqualificazione e manutenzione straordinaria degli alloggi popolari, con investimenti adeguati e interventi mirati.
Gestione partecipata:
È importante coinvolgere i residenti nella gestione degli immobili, promuovendo la partecipazione e la responsabilizzazione dei cittadini nella cura del proprio ambiente.
Maggiore vigilanza:
È necessario rafforzare la vigilanza e la sicurezza nei quartieri popolari, per prevenire atti di vandalismo, di criminalità e favorire un clima di maggiore tranquillità.
Dialogo e collaborazione:
È fondamentale promuovere un dialogo aperto tra residenti, enti gestori e amministrazioni locali, per affrontare insieme le problematiche e trovare soluzioni condivise.
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