DiGiuseppe Iuliano
MAG 14, 2025 #Cevelli in fuga, #Fax Tax, #giovani, #INCENTIVI, #lavoro, #welfare

Un nuovo disegno di legge presentato dalla Lega, con il sostegno di Matteo Salvini, mira a rivoluzionare l’accesso dei giovani al mercato del lavoro in Italia. Il “Contratto Giovani”, articolato in due punti fondamentali, prevede importanti agevolazioni fiscali, contributive e di welfare, con l’obiettivo di incentivare le assunzioni a tempo indeterminato, favorire il rientro dei giovani dall’estero e sostenere la mobilità lavorativa. La proposta è destinata a lasciare il segno nella normativa sul lavoro tra il 2026 e il 2027.
Roma (eu24news) – Una flat tax al 5%, sconti contributivi per i datori di lavoro, incentivi al welfare aziendale e misure specifiche per il rientro dei giovani dall’estero: sono i pilastri del “Contratto Giovani”, il disegno di legge presentato dalla Lega con il forte sostegno del suo leader, Matteo Salvini. La proposta, composta da soli due articoli ma dal potenziale impatto profondo, mira a rispondere a una delle sfide più sentite nel mercato del lavoro italiano: l’occupazione giovanile.
Il cuore del provvedimento è l’introduzione di una flat tax al 5% per i giovani under 30 assunti a tempo indeterminato o trasformati da tempo determinato, a patto che il reddito non superi i 40.000 euro annui. L’aliquota agevolata si applicherà per cinque anni, a partire dall’anno di assunzione. La misura si propone di premiare la stabilizzazione dei giovani nel mercato del lavoro e stimolare nuove assunzioni da parte delle imprese.
Il testo prevede inoltre un’esenzione contributiva del 50% per i datori di lavoro che assumono under 30 o trasformano contratti a tempo determinato in contratti stabili, fino a un massimo di 3.000 euro annui. L’incentivo sarà attivo dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027. A ciò si aggiunge una deduzione del 140% del costo del lavoro incrementale derivante da nuove assunzioni a tempo indeterminato.
Per favorire la mobilità geografica dei lavoratori, viene prorogata per altri due anni la possibilità per le aziende di offrire fino a 5.000 euro l’anno in servizi di welfare dedicati a coprire i costi di locazione. Il beneficio si rivolge a chi accetta un lavoro distante oltre 100 km dalla propria residenza.
Una novità significativa riguarda il “Contratto giovani per il rimpatrio”, destinato ai giovani under 36 che decidono di tornare a vivere e lavorare in Italia. Per loro è prevista una flat tax al 5% su redditi fino a 100.000 euro per due anni, a condizione che rientrino nel Paese entro 60 giorni dall’assunzione, non risultino fiscalmente residenti in Italia nei tre anni precedenti e mantengano la residenza per almeno sei anni. In presenza di figli minori o nuove nascite, l’aliquota scende al 3%.
Un’estensione di tre anni addizionali del beneficio fiscale è prevista per chi, nel 2026, acquista un’abitazione principale in Italia entro un anno dal trasferimento.
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