2025-03-26 TOSCANA – GEOTERMIA, UN PIANO DA 3 MILIARDI PER 3 NUOVI IMPIANTI

di Laura Petreccia, Vito Capogna

Saranno tre le province: Grosseto, Siena e Pisa. L’investimento di 3 miliardi di euro da gestire in 20 anni, di cui 400 milioni destinati a interventi per comuni interessati.

Parco naturalistico geotermico delle Biancane. Toscana. Photo by Pexels

Firenze, 27 marzo 2025 – Via libera al nuovo piano di investimenti per la geotermia in Toscana, che prevede un impegno economico di 3 miliardi di euro in 20 anni. Di questi, 400 milioni saranno destinati direttamente ai comuni interessati.

La Regione Toscana ha firmato con Enel.un accordo per il rinnovo delle concessioni per la geotermia.

Geotermia in Toscana: 3 nuove centrali

Il progetto, presentato da Enel Green Power, include la realizzazione di tre nuove centrali geotermiche, tutte in provincia di Grosseto: una a Monterotondo Marittimo (5 megawatt), una a Piancastagnaio sul monte Amiata (40 Mw) e una nel comune di Santa Fiora (20 Mw). Questi nuovi impianti porteranno la potenza installata lorda complessiva della regione a crescere dagli attuali 916 Mw a 981 Mw.

Eugenio Giani presidente della Regione Toscana, ha rilevato la necessità di questo piano per l’approvvigionamento energetico regionale. Attualmente, la geotermia copre il 34% della domanda energetica toscana, ma con i nuovi impianti si punta a raggiungere il 40%. Se sommato al contributo delle altre fonti rinnovabili, “porterà al 60% il livello dell’energia pulita prodotta in Toscana”, ha sottolineato il presidente Giani, evidenziando che “con questo accordo si pongono le basi per la sostenibilità futura complessiva”.

Royalty annuali per 16 comuni distribuiti tra le tre province interessate

Un’altra novità riguarda l’intenzione della Regione di anticipare, tramite la finanziaria Fidi Toscana, parte delle risorse previste per i comuni, accelerando così i benefici economici sui territori.

I 16 comuni geotermici toscani, distribuiti su tre province, ricevono attualmente royalty annuali comprese tra i 30 e i 32 milioni di euro, che vanno a sostenere i bilanci locali.

Nel dibattito in aula.consiliare soprattutto da parte del centrodestra, è stato rivendicato il ruolo del governo nazionale. Questa eccellenza toscana, e solo grazie al governo Meloni è stata risolta garantendo una proroga ventennale. Le fonti geotermiche vanno coltivate, altrimenti il rischio è l’estinzione: per questo prevedere un arco temporale ampio di tempo significa centrare l’obiettivo essenziale.

Elena Meini (Lega) ha stigmatizzato le poche informazioni condivise col Consiglio.

“Le decisioni industriali – ha detto – possono avere anche un vincolo di riservatezza, ma non conosciamo le scelte di Enel Green Power, le modalità seguite per gli investimenti, non sappiamo niente sulla tutela occupazionale”.

Infine, la Regione, ha annunciato uno stanziamento di 60 milioni di euro per le infrastrutture: il miglioramento della viabilità regionale, in particolare il collegamento stradale tra il raccordo autostradale Firenze-Siena (all’altezza di Colle Val d’Elsa) e l’area geotermica della Val di Cecina.

APPROFONDIMENTO

https://www.regione.toscana.it/-/la-geotermia-in-toscana-i-comuni-geotermici

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