di Laura Petreccia
La polizia ferma uno dei banditi in via Ricasoli e gli altri due in fuga su un’auto sul lungomare. In carcere la banda delle borse Dior

Nel frattempo rintracciati i complici a Pisa:
sono stati trasferiti nel penitenziario Don Bosco
Livorno, 15 febbraio 2025. Spaccata con la macchina da Cuccuini. La Squadra mobile di Bergamo era sulle loro tracce.da due settimane. A segno avevano un furto nello show moda “Tiziana Fausti”, di 150.000 euro di merce, soprattutto borse Dior. s
Scappati in auto, oltrepassando il confine sloveno, martedì scorso, sempre dalla frontiera col Friuli, sono rientrati in Italia.
Fra giovedì scorso e ieri nello show room di Cuccuini, in via Ricasoli, la.vetrata è stata distrutta con una macchina rubata. Hanno rubato sempre le borse Dior. Ma grazie al pronto intervento, gli agenti, li hanno catturati. Tre persone – una bloccata sul posto, le altre due in fuga in auto ai Tre Ponti dopo aver cercato di investire i poliziotti – sono state arrestate dalle Squadre mobili di Livorno, Pisa e Bergamo per rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale (e denunciate per ricettazione e lesioni), mentre altre tre sono state sottoposte a fermo di indiziato di delitto, per gli stessi reati, a Pisa, dove erano evidentemente rimaste in attesa del resto della banda.
Sono tutti uomini di nazionalità serba, un gruppo criminale, quindi, specializzato nei furti su commissione di capi d’alta moda, per poi rivenderli.
«Centinaia sono state le immagini del sistema di videosorveglianza pubblico e privato visionate dagli operatori che – si legge in una nota della procura orobica – incrociate ad altri dati di natura telematica, hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti e i movimenti della banda. In particolare, gli uomini, entrati in città qualche ora prima del fatto, dopo una serie di sopralluoghi, hanno realizzato il furto con estrema velocità, evidenziando elevata capacità criminale».
Filmati che hanno permesso ai poliziotti di seguirli fino a Livorno, bloccando uno di loro direttamente in via Ricasoli dopo la spaccata e gli altri due ai Tre Ponti, dove un giovane (estraneo ai fatti) vedendo l’arresto con tanto di pistole si è spaventato ed è finito con la macchina sulla spiaggia.
Nel frattempo, gli altri tre, sono stati appunto fermati a Pisa. Per i tre al momento in regime di custodia cautelare alle Sughere, dopodomani, si terrà l’udienza di convalida dell’arresto.
Gianni Cuccuini, fondatore della boutique livornese, ha appena finito la conta dei danni, che per fortuna non riguarda la merce in vendita,
Siamo riusciti in qualche modo a mettere in sicurezza l’ingresso del negozio distrutto – le sue parole – ma non saprei quantificare ciò che dovremo ripagare. Hanno tentato un furto su commissione ed erano interessati soprattutto alle borse Dior, che noi abbiamo in vendita insieme a molti altri marchi d’alta moda. Mio figlio è andato poi in questura a sporgere denuncia, mentre noi ci siamo occupati di rimettere in sesto i locali, lavorando senza sosta. I danni sono molto importanti, ma non sappiamo ancora quantificarli

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