Esplosione al Deposito ENI di Calenzano, Firenze

Aggiornamento ore 18.00: due morti, 3 dispersi e 26 feriti. Il sindaco: «Una scena infernale, tutto distrutto»

Calenzano, Firenze
Bilancio provvisorio: 2 morti, 9 feriti (di cui 2 gravemente), 3 dispersi.

Un incendio si è sviluppato intorno alle 10:15 di questa mattina nello stabilimento industriale ENI a Calenzano, Firenze. Ci sono delle vittime.

Sul posto il sistema di regionale di emergenza sanitaria, Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine.

Photo by Corriere della Sera

Bilancio provvisorio

• 2 morti;
• 9 feriti (di cui 2 gravemente);
• 3 dispersi.


Peggiora il bilancio delle vittime. Al momento è di 2 morti, 9 feriti (di cui 2 gravemente), 3 dispersi

Al momento ci sono 2 morti, 9 feriti e 3 dispersi. Lo conferma la Prefettura di Firenze

La situazione dei feriti negli ospedali, in continua evoluzione: 2 codici verdi a Careggi, 1 codice rosso ustionato a Careggi, 1 codice giallo per trauma cranico a Careggi, 1 codice rosso al Centro Grandi Ustioni di Pisa, 2 codici gialli all’ospedale di Prato.

La nuvola di fumo è chiaramente visibile in tutta la città. Sono centinaia le foto e i video che si rimbalzano sui social network.

Il boato è stato impressionante ed è stato avvertito anche dalle città limitrofe come Pistoia, Montecatini Terme ed altre ancora.

Il Comune di Calenzano fa sapere ai residenti di tenere finestre e porte chiuse e non avvicinarsi all’area dell’esplosione

Sospesa la circolazione ferroviaria tra Prato e Firenze.

NOTA Autostrade per l’Italia: A1, Milano-Napoli, temporaneamente chiusa in via precauzionale la stazione di Calenzano, in uscita da entrambe le provenienze Firenze e Bologna. In alternativa – si legge nella nota – a chi proviene da Bologna si consiglia di uscire a Barberino, mentre a chi proviene da Firenze si consiglia di uscire a Firenze Scandicci.

Allertati tutti gli ospedali e pronto soccorso del territorio a seguito dell’esplosione avvenuta nello stabilimento ENI a Calenzano.

Intanto il governatore Giani, “I Vigili del Fuoco hanno domato le fiamme in modo da evitare la propagazione ai depositi vicini. I tecnici della nostra Agenzia regionale per la protezione ambientale sono sul posto per valutare le potenziali ricadute degli inquinanti, inclusi eventuali effetti sui corsi d’acqua”.

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