di Roberto Olivato

Dopo l’uscita della CISL dalla triplice, l’alleanza sindacale si e’ ridotta al binomio CGIL-UIL, come avverra’ nello sciopero generale del 29 novembre.
A tirare le fila dell’astensione dal lavoro, lo pseudo egemone Maurizio Landini che, vista la pochezza numerica e di sostanza della sinistra, si erge a paladino della Schlein.
E’ talmente convinto di questo suo ruolo che ha avuto l’ardire di minacciare la RIVOLTA SOCIALE e di astenersi dal firmare il patto di non “belligeranza” durante l’anno del Giubileo.
Patto firmato da tutte le sigle sindacali compresa la sodale UIL, facendolo restare in solitaria discesa in piazza.
Che cosa sarebbe successo se il Segretario di un sindacato di destra avesse usato il termine RIVOLTA sociale?
La risposta agli iscritti CGIL e della silente ed assente sinistra.
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