di Roberto Olivato

Stiamo assistendo da qualche mese ad un’ impressionante recrudescenza di omicidi compiuti da giovanissimi, in alcuni casi minorenni.

Sociologi, psichiatri e psicologi si stanno interrogando su cosa stia succedendo nel mondo adolescenziale, ma di convincenti risposte non ne arrivano.

Non si era mai assistito ad un’efferatezza di reati, in cui viene annientata una vita umana senza che vi sia, almeno apparentemente, una motivazione, anche se un omicidio specie fra giovani non dovrebbe avere motivazioni da portare a cosi’ estreme conseguenze.

Sarebbe ora di trattare, per reato di omicidio, anche i minorenni come i maggiorenni, togliendo lo scudo della minore eta’.

Mettere mano al codice penale rivedendo l’abolizione della minore eta’ per gli assassini, sarebbe un forte segnale della presenza dello Stato che oltre a tranquillizzare i cittadini, porterebbe molti giovani a pensarci prima di compiere simili atroci reati.