Bioraffineria Eni, posata la prima pietra della nuova bioraffineria a Livorno

Potrà produrre 500.000 tonnellate anno, per diesel ecologico Hvo

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Laura Petreccia

“Un passaggio costruito in questi anni che è un successo per tutto il territorio”. Così il sindaco Luca Salvetti ha commentato la posa simbolica del primo mattone per la creazione della nuova bioraffineria a Stagno. I lavori inizieranno come fatto sapere da Eni, presumibilmente a fine mese una volta che verranno rilasciati l’autorizzazione unica e il relativo permesso a costruire. 

La prima pietra della nuova bioraffineria Eni di Livorno è stata posta la mattina del 14 ottobre nel cantiere di scavo delle fondazioni dell’impianto che sarà realizzato nel perimetro della raffineria esistente.

La bioraffineria di Livorno potrebbe produrre un volume di 500.000 tonnellate all’anno di carica per la produzione di Hvo, diesel di origine biologica che potrà essere utilizzato nei mezzi tradizionali e soprattutto attraverso la filiera logistica già presente in termini di distribuzione di motori a combustione interna.
Presenti alla cerimonia i sindaci di Livorno e Collesalvetti, Luca Salvetti e Sara Paoli, insieme a Giuseppe Zaffarana, presidente del consiglio di amministrazione Eni, Giuseppe Ricci, direttore trasformazione industriale di Eni e Pietro Chèrié, direttore della raffineria Eni di Livorno.”Vorrei esprimere tutto il mio orgoglio per questa giornata – ha detto Zaffarana – in cui mi piace sottolineare alcuni aspetti.

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E cioè che Livorno, città in cui è nata l’industria energetica italiana, continua a essere protagonista anche per il futuro cavalcando la transizione energetica che è in atto”. Secondo Zaffarana “questo lo fa appunto attraverso la prossima bioraffineria in ordine alla quale mi preme sottolineare tre aspetti: utilizzerà tecnologia di proprietà Eni, che significa grande capacità di innovazione e ricerca, lo fa con un grande attenzione al sociale tant’è che verranno salvaguardati tutti i livelli occupazionali diretti e indiretti che sono attualmente presenti a Livorno, e in terzo luogo sempre la città di Livorno diventa protagonista con riguardo al ‘piano Mattei’, perché la materia prima che sarà utilizzata in buona parte arriva dai nostri agri-hub in Africa”.
   

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