Lotta contro la desertificazione commerciale e il ruolo dei negozi di vicinato.

Contrasto alla desertificazione commerciale.
Il ruolo fondamentale dei negozi di vicinato secondo Confcommercio.

Macelleria Borgo Carni Doc

“C’è uno spettro che si aggira nelle nostre città e nei nostri borghi, questo spettro si chiama desertificazione, un incubo che gli italiani, da nord a sud, dal centro alla periferie non vogliono, contrariamente all’indifferenza di certa politica che parla tanto e combina poco o nulla” esordisce il direttore di Confcommercio Provincia di Livorno Federico Pieragnoli analizzando i dati dell’indagine realizzata da Confcommercio in collaborazione con SWG.

Via Borgo Cappuccini

“Accettare passivamente la chiusura dei negozi di vicinato, non fare niente per evitarla, vuol dire rassegnarsi a vivere in quartieri brutti e anonimi, estremamente insicuri, senza servizi, disintegrati socialmente e con un monte di problemi irrisolti. E’ inutile girarci intorno: senza negozi siamo tutti più poveri e più infelici” – sintetizza il direttore – “e condividiamo che la percezione di questo fenomeno così distruttivo delle nostre città è così forte nel sentimento degli italiani, al punto che addirittura il 22% ipotizza di cambiare abitazione nel caso in cui la progressiva chiusura dei negozi dovesse acuirsi nella zona in cui abita. Per non parlare della tristezza che l’83% degli intervistati dichiara di provare a fronte della chiusura dei negozi sotto casa propria”.

È il caso di Borgo Cappuccini, un quartiere storico che conta le serrande abbassate dalle geniali mani di un artista, Antonio Morozzi, che per rendere meno crudele la ferita le ha dipinte. Un susseguirsi mozzafiato di attività commerciali che da tempo ormai non lavorano più.


Secondo l’indagine, il 64% degli italiani ritiene che i negozi di vicinato rafforzino le comunità, mentre il 57% li vede come un presidio di sicurezza. Inoltre, la presenza di negozi di prossimità può incrementare il valore degli immobili fino al 26%. Questa percezione positiva è particolarmente rilevante per una città come Livorno, che potrebbe puntare a valorizzare il proprio patrimonio urbano e a migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini.

E sulla qualità e una grande determinazione a non gettare la spugna hanno puntato nel quartiere di Borgo Cappuccini le tante attività storiche. Da piazza Mazzini, con i locali e ristoranti di forte attrattiva, in particolare nei fine settimana. Dagli artigiani, come la falegnameria Guidugli, gli esperti di riparazioni delle reti da pesca, il Liutaio, trattorie, osterie come La Cantina Senese, Osteria del Mare, da Pino e Gianni, i bar storici come Borgo Bar, i parrucchieri che a loro volta offrono un servizio di qualità elevata. È l’esempio di chi ha investito nel quartiere: Navarra International. E cosa dire di Cecco, famoso per la sua cecina, e della Bottega degli Ottoni? Il fiorista Falleni Luca, i panifici artigianali come Burgalassi, Perfetti, i negozi di abbigliamento e tabaccherie. Un valore di eccellenza è la Ristomacelleria Borgo Carni Doc di Fabrizio Nardi. L’elenco tiene, e questo è un valore aggiunto.


Interviene la presidente provinciale Confcommercio Francesca Marcucci. “Per contrastare efficacemente la desertificazione commerciale, è fondamentale adottare una strategia integrata, come l’accesso al credito facilitato per le nuove imprese, oltre a una campagna informativa e culturale rispetto all’importanza dell’acquisto nei negozi di vicinato. Livorno, con la sua tradizione commerciale ancora radicata e la vivacità del tessuto urbano, può diventare un esempio di successo nella lotta contro questo fenomeno”. Ma occorre investire.
“Investire nel piccolo commercio significa investire nella comunità, nella sicurezza e nella qualità della vita dei cittadini. La sfida della desertificazione commerciale può essere combattuta con una visione innovativa e una collaborazione efficace tra istituzioni, commercianti e cittadini” conclude Marcucci.

“I negozi di vicinato insostituibili”.
“Anche nell’era digitale i negozi di vicinato sono insostituibili. Rendono le città più vivibili, più attrattive e più sicure. È necessario, però, contrastare la desertificazione che sta facendo scomparire molte attività commerciali. Occorre incentivare l’innovazione e sostenere la riqualificazione urbana attraverso un miglior utilizzo dei fondi europei”: questo il commento del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.

Elaborazione Video a cura di Vito Capogna

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