Vola il turismo, grazie agli stranieri. Ci sono meno italiani

Vola il turismo, grazie agli stranieri. Ci sono meno italiani

Turismo, siamo tornati ai livelli che precedevano il Covid grazie agli stranieri. In Toscana e in generale in tutto il nostro Paese. Nulla di nuovo, lo sapevamo, ma i dati dell’Irpet, presentati adesso a Firenze, ci danno molte altre indicazioni.

Intanto qualche numero: il flusso è cresciuto dal 2022 al 2023 dell’8,8%. Rispetto al 2019 già in questi primi mesi dell’anno superiamo il valore di oltre il 3%.

Fanno da traino naturalmente gli stranieri, tornati in massa nella nostra regione, in particolare nelle città d’arte che erano state fortemente penalizzate durante la pandemia. Pensate che quelli che arrivano da fuori Europa sono aumentati nell’ultimo anno del 52%. Mancano i cinesi, però, e i russi. Si parla di un calo fra il 60 e il 75%.

Dopo le città d’arte (+18%) troviamo le destinazioni collinari (+11,6%). Il rapporto svela anche l’impennata degli affitti brevi che tuttavia non penalizzano gli alberghi di lusso (gli effetti si vedono però su altre destinazioni).

I primi commenti sono del presidente della Regione Toscana Giani e dell’assessore al turismo Marras.

Marras in particolate ha evidenziato un aspetto particolarmente significativo per la Toscana, la capacità di farsi apprezzare ovunque, insomma di realizzare quell’idea di “turismo diffuso”.

C’è però un calo, quello del turismo toscano e italiano. Ed è una criticità indotta dall’aumento dei prezzi a fronte di una diminuzione del potere d’acquisto. Insomma, cresciamo grazie agli stranieri ma perdiamo un po’ di italiani. E questo è un elemento – dice Marras – che dovrebbe imporrre delle riflessioni più ampie.

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