Sfuma sul più bello e con enormi rimpianti il sogno dell’oro olimpico del toscano Filippo Macchi. Nella finale del fioretto maschile a Parigi ha perso di un punto, di una sola stoccata: 15-14. Conquista comunque una straordinaria e inattesa medaglia d’argento sconfitto solo dal campione olimpico in carica, Cheung, di Hong Kong.

E dire che l’atleta pisano del Circolo Scherma Navacchio, alfiere delle Fiamme Oro, per due volte aveva esultato sul 14-14 per il putno decisivo. Gli arbitri glielo hanno negato ed è sembrata una grande ingiustizia, anche dopo la visione del Var.

Filippo Macchi ha 23 anni, è figlio e nipote d’arte (suo nonno è Carlo Macchi). Adesso punterà alla medaglia d’oro a squadre.

Un risultato eccezionale per lui, che ha saputo impressionare tutti per lo stile e la sicurezza sulla pedana, caratteristiche che gli erano valse già la medaglia d’oro agli Europei lo scorso anno.

Proprio dopo quel successo Macchi era stato premiato qualche mese fa dal Consiglio regionale della Toscana, con le ‘Ali del Pegaso’, dedicato ai giovani talenti della nostra regione.

Nella serata di Macchi, c’è stato anche un altro grande oro per l’Italia: quello del nuotatore Thomas Ceccon nei 100 dorso. Tra gli atleti toscani segnaliamo il nuvoo successo di nJasmine Paolini nel tennis, che così avanza verso la parte finale del torneo.

Foto di Augusto Bizzi per Federazione Italiana Scherma