
Il Governo pone la fiducia sul provvedimento: ecco le misure principali introdotte dopo gli emendamenti in fase di conversione del decreto
I punti chiave
- Proroga per la sperimentazione in campo delle Tea
- Monitoraggio con Granaio Italia
- Fondi anti-Xylella, anti-peronospora e a sostegno delle filiere
- Ristori per aziende siciliane colpite da siccità
Un poderoso pacchetto di novità introdotte con gli emendamenti al Dl Agricoltura: proroga per la sperimentazione in campo delle produzioni ottenute tramite Tecniche di evoluzione assistita (Tea), la partenza di Granaio Italia, risorse a sostegno delle filiere. Il Dl, in sede di conversione al Senato ha incassato – tramite il meccanismo della fiducia richiesto dal Governo – il via libera dall’Aula di Palazzo Madama. Adesso il provvedimento passa alla Camera, per essere licenziato entro il 14 luglio.
«Il decreto agricoltura esce ancora più rafforzato grazie al lavoro parlamentare dei senatori con oltre 500 milioni di euro di interventi per il settore agricolo, della pesca e agroalimentare – lo dichiara in una nota il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida dopo l’approvazione del dl agricoltura al Senato – una cifra mai vista in precedenza e che segna una svolta storica nella difesa dei nostri agricoltori e dei nostri pescatori».
Ma esaminiamo le novità nel dettaglio.
Proroga per la sperimentazione in campo delle Tea
L’emendamento proroga di 12 mesi le sperimentazioni in campo delle produzioni ottenute tramite Tecniche di evoluzione assistita, finalizzate a testare prodotti con migliorate caratteristiche nutrizionali e qualitative.
Lo slittamento dei termini a fine dicembre 2025, deriva dalla necessità di superare l’impasse creatosi in sede Ue: calcolando i tempi di formazione della nuova Commissione Europea e di ripresa dell’attività parlamentare, l’approvazione della proposta di regolamento che apre la strada alle Tea non avverrà prima di fine anno. Il rischio, dunque, era uno stallo delle semine. «Gli esperimenti condotti finora in laboratorio stanno dando risultati eccellenti – commenta il senatore De Carlo, che è anche relatore del provvedimento – e le possibilità che si aprono sono molteplici: dai pomodori con più vitamina D, al frumento idoneo per i celiaci, fino ad agrumi con maggior contenuto di antiossidanti», spiega.
Monitoraggio con Granaio Italia
Dopo vino, olio e latte, anche i cereali avranno il loro sistema di monitoraggio. Nel 2025 partirà infatti Granaio Italia, sistema di controllo delle produzioni cerealicole del ministero dell’Agricoltura. Tutte le aziende agricole, le cooperative, i consorzi, le imprese commerciali e di importazione, nonché quelle di prima trasformazione che acquisiscono e vendono, saranno tenute a comunicare obbligatoriamente, tramite apposito registro telematico istituito sul sistema informativo Sian del dicastero Lollobrigida, il volume totale delle operazioni effettuate trimestralmente.
Le modalità di dettaglio saranno stabilite da un decreto emanato sessanta giorni dopo l’entrata in vigore della legge.
Fondi anti-Xylella, anti-peronospora e a sostegno delle filiere
Stanziamento di 30 milioni di euro per sostenere le aziende agricole danneggiate dalla diffusione del batterio della Xylella fastidiosa. I fondi saranno destinati all’attuazione di misure di investimento per reimpianti e riconversioni a cultivar di olivo resistenti, o ad altre colture.
Altri 15 milioni di euro andranno alla ristrutturazione del settore olivicolo-oleario, del settore agrumicolo e di quello lattiero-caseario del comparto del latte ovi-caprino. Copriranno totalmente o parzialmente i costi dovuti per gli interessi sui prestiti bancari a medio-lungo termine contratti dalle Op nel 2023. Le risorse (5 milioni di euro per ogni filiera) saranno erogate da Ismea.
Il Dl Agricoltura destina 30 milioni di euro – da aggiungere ai 10 milioni già previsti nel testo del decreto – a favore delle imprese agricole vitivinicole che abbiano subito danni da peronospora.
Ristori per aziende siciliane colpite da siccità
Nel Dl Agricoltura contemplati anche i ristori per le imprese agricole con sede operativa in Sicilia che abbiano subito danni da siccità nel periodo luglio 2023-maggio 2024 e che non abbiano usufruito di risarcimenti derivanti da polizze assicurative o da fondi mutualistici.
Il sostegno ha un tetto di 15 milioni di euro. È stato inoltre incrementata di ulteriori 15 milioni di euro per l’anno 2024 la dotazione del Fondo di solidarietà nazionale.