20 anni Oasi della Contessa

Giornata dedicata ai festeggiamenti dell’Oasi. Presenti rappresentanti del Comune di Collesalvetti, Regione Toscana, Dipartimento Agricoltura Lega Toscana e le Associazioni Ambientaliste

Riserva naturale regionale “Oasi della Contessa” festeggia 20 anni di presenza dalla sua istituzione. Sabina Vitarelli ha presentato l’iniziativa, ringraziando quanti hanno contribuito alla valorizzazione e alla tutela dell’Oasi.

Sabina Vitarelli

Sono intervenuti per.il Comune di Collesalvetti l’assessore Adriana Ciurli, per la Regione Toscana il consigliere Francesco Gazzetti. Di seguiro riportiamo il suo intervento.

C.R. Francesco Gazzetti

Riproponiamo la storia e l’evoluzione negli anni della Biosfera
DESCRIZIONE
La Riserva Naturale Provinciale “Oasi della Contessa” è un lembo relitto dell’antico sistema di paludi planiziali costiere della piana pisano-livornese.

La natura palustre dell’area, lembo meridionale dell’ex-Padule di Stagno, è testimoniata dalla presenza di sedimenti palustri, alluvionali e di colmata depositatisi nel postglaciale e da ritrovamenti archeologici riferibili a comunità palafitticole protostoriche nel contiguo sito dei Pratini dell’Argin Traverso. Gli stessi toponimi locali (Stagno, Mortaiolo, Guasticce) rivelano la presenza di ampie zone paludose almeno fino agli interventi di bonifica attuati dai Medici e, successivamente, dai Lorena.

La riserva, situata tra gli abitati di Stagno e Guasticce, all’interno della Tenuta Bellavista-Insuese, si estende per 22 ha ca., a cui si aggiungono gli oltre 67 ha di area contigua. L’area è inserita inoltre nella Rete Ecologica Europea Natura 2000 come Sito di Importanza Comunitaria, insieme alla zona umida del Biscottino, oltre ad essere Zona di Protezione Speciale, ed è Sito di Importanza Regionale ai sensi della L.R.T. 56/00.

Fino alla metà degli anni ’80  vera e propria zona palustre, con vaste estensioni di prati umidi, l’area è stata in seguito trasformata in un invaso artificiale circondato da terreni di bonifica, deputati all’attività agricola, con evidenti cambiamenti nel popolamento vegetale ed animale.

Le alte potenzialità naturalistiche della zona hanno portato, con l’istituzione della Riserva Provinciale, alla definizione di un piano di rinaturalizzazione dell’area che prevede il ripristino delle originarie condizioni naturali dell’antico Paduletto della Contessa.

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