Succede sul convoglio delle 19.06 Pisa-Campiglia, una donna domenicana va in escandescenze alla richiesta di esibire il biglietto di viaggio. Il racconto di un viaggiatore che una volta sceso dal treno si è rivolto alla Polizia Ferroviaria per lo sconcerto provato e per saperne di più.

Aggressione verbale: insulti e proteste. Quella che vivono quotidianamente i controllori a bordo dei treni regionali, sulla linea Pisa-Campiglia, ma non solo, alle prese con situazioni difficilmente gestibili:e, anche dai più esperti. Il racconto è di un viaggiatore che si è trovato ad assistere ad un”ennesima scena di persone trovate senza biglietto che reagiscono in malo modo. La cronaca ci racconta di vere e proprie aggressioni non solo verbali ma con aggiunte di calci, pugni e spintonamenti ai controllori sui treni.
La signora, extracomunitaria, dominicana, viaggiava nello stesso vagone del viaggiatore/testimone. Al passaggio del controllore che le chiedeva di esibire il titolo di viaggio si ribellava, urlando e protestando: “È colpa dello Stato che non mi dà il permesso di soggiorno e non lavoro!”. È da quattro anni che è in Italia, aggiunge. In qualche modo in questi quattro anni si è organizzata, però, viene da pensare.
Il lettore che ci ha inviato questa nota, giunto a Livorno e sceso dal treno, si è recato alla postazione della Polizia Ferroviaria per lo sconcerto provato e per saperne di più. È allarmante quanto succede quotidianamente sui percorsi ferroviari.
Diamo di seguito alcune delucidazioni per coloro che viaggiano in treno e le conseguenze di chi viene trovato senza biglietto di viaggio.
Senza biglietto sul treno: quali conseguenze?
Chi viene sorpreso senza titolo di viaggio e si rifiuta di scendere, bloccando così il convoglio in stazione, commette interruzione di pubblico servizio.
Ci sono cose da non fare troppo alla leggera, perché gli effetti negativi superano il vantaggio del momento e possono provocare una valanga incontrollabile. Uno di questi comportamenti è viaggiare senza biglietto sul treno. Al di là della multa, che è inevitabile se si viene beccati dal controllore, ci sono anche possibili conseguenze penali.
In particolare, si rischia una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Questo succede quando il passeggero si rifiuta di fornire le proprie generalità e di scendere dal convoglio. In questi casi, i ferrovieri bloccano il treno in attesa dell’arrivo della Polizia, chiamata per identificare il viaggiatore abusivo. Da questo momento tutti i disguidi e ritardi del viaggio vengono imputati a chi ha ostacolato il funzionamento regolare del servizio di trasporto pubblico.
L’effetto negativo, quindi, è a cascata, perché il blocco di un treno, anche se solo di pochi minuti, può comportare a sua volta la perdita di coincidenze per i viaggiatori, o comunque ritardi e cancellazioni delle partenze successive di altri treni. Questo provoca evidenti danni a tutte le persone coinvolte nella tratta di percorrenza interessata ed anche in quelle che si incrociano con essa. E in ogni caso il malcapitato dovrà difendersi nel processo penale a suo carico, dove rischia la condanna, come ha affermato di recente la Cassazione in una nuova sentenza che esamineremo. Tutto questo, evidentemente, costa molto più del prezzo del biglietto e della eventuale multa che si rischia di ricevere.
Senza biglietto sul treno: la multa
La multa di Trenitalia per mancato biglietto è un mix tra una penale contrattuale e una sanzione amministrativa. La giurisprudenza si è affaticata a lungo per chiarire la distinzione, ma questo non cambia la sostanza delle cose: al di là del nome, si paga comunque una sovrattassa molto salata, stabilita dai regolamenti nazionali