
“Ricordo solo.che è crollato tutto”. Le prime parole del sopravvissuto. La storia di Luigi Coclite,.il primo identificato.
Luigi Coclite, una delle vittime del crollo nel cantiere Esselunga
Degli otto operai che stavano lavorando dove è avvenuto l’incidente, tre, tutti romeni, sono ricoverati a Careggi. Uno dei morti è italiano e abitava in provincia di Livorno
16 FEBBRAIO 2024

“Non mi ricordo niente, solo che è crollato tutto”. Parla a stento, nel suo letto dell’ospedale di Careggi uno dei tre operai feriti nel crollo del cantiere Esselunga in via Mariti a Firenze, cittadino romeno. Poche parole, di un uomo sotto shock che ancora non si capacita di quello che è successo. Le sue iniziali sono C.S ed ha 51 anni. In mattinata è arrivato suo figlio, che ha 24 anni ed giunto a Firenze con la moglie. “E’ cosciente – ha raccontato il giovane – Abita in Italia in modo stabile da quattro anni, prima ha fatto la spola con la Romania”.
I tre feriti a Careggi
La squadra che stava lavorando in quel punto dell’enorme cantiere era composta da otto operai. In tre sono finiti a Careggi e sono tutti lavoratori romeni. Oltre a C.S., gli altri due feriti sono C.G. di 48 anni e D.T. di 37. Il primo ha problemi ortopedici, gli altri due hanno lesioni anche alla colonna, in particolare uno alle vertebre cervicali che hanno richiesto un intervento chirurgico.(fotogramma)
I deceduti e i dispersi
I morti al momento sarebbero tre. Tra di loro un sessantenne originario di Teramo, Luigi Coclite, che viveva a Collesalvetti, in provincia di Livorno. Sarebbe stato l’unico italiano del gruppo di operai.
Ci sono poi due dispersi, anche se un corpo senza vita sarebbe stato visto tra le macerie. Le speranza di trovare vivi gli altri due lavoratori che mancano all’appello sono molto ridotte. Non si riescono a trovare. Non li hanno individuati i cani da ricerca dei vigili del fuoco e nemmeno i droni utilizzati per rilevare i dispersi. Oltretutto i soccorritori ritengono pericoloso spostare i pezzi di cemento, perché smuovendo il si potrebbero danneggiare persone eventualmente ancora vive. Quindi si ipotizza di sbriciolare le macerie.null
Luigi Coclite, il primo morto identificato
Luigi Coclite era nato in Abruzzo e da anni si era trasferito a Collesalvetti (Livorno). Lavorava il calcestruzzo, attività che molto probabilmente stava svolgendo quando è avvenuto il crollo. Era sposato e aveva due figli, Lucrezia e Alessio, di 18 e 22 anni