UNA CAMMINATA NELLE FRAZIONI DI COLLESALVETTI: STAGNO, GUASTICCE

Iniziamo un percorso di attività con il dr. Carlo Fredianelli nel Comune di Collesalvetti. Abbiamo pianificato una “Camminata nelle frazioni di Collesalvetti”.

Il pomeriggio del 3 gennaio 2024 lo abbiamo dedicato a una ricognizione nelle Frazioni di Collesalvetti.
Insieme a Laura Petreccia, Vito Capogna e Massimo Petri abbiamo iniziato il percorso partendo da Stagno, passando poi dalla 555 ci siamo fermati al bivio della via provinciale della Cerreta e poi ritornati a Guasticce.
Nei prossimi giorni continueremo su altre Frazioni.
Si nota subito a prima vista il problema della desertificazione delle Frazioni che si sta facendo sentire nelle assenze dei servizi primari e nell’abbandono delle comunità a sé stesse.

Stagno è la più popolosa del comune, avendo circa 1/3 della popolazione. Nonostante la sua importanza, ha però diversi e non indifferenti problemi da risolvere in fatto di inquinamento, bonifiche, manutenzione e rigenerazione urbana.
Mi ha colpito in particolare Macchia Verde, una ferita aperta per la comunità, e la desolazione della pista Ivo Mancini dove gli accessi messi in sicurezza sono stati forzati e le reti dei cancelli tagliate.

L’area ci viene riferito dagli abitanti è praticamente aperta alla mercé di tutti. Il fatto mi ha ricordato certi documentari sulla periferia di Chernobyl.
Eppure Stagno ha un polmone verde dovuto ai suoi boschi e alla biosfera dell’oasi della Contessa.
Un contrappeso per la zona industriale. Per fortuna.

La via provinciale della Cerreta non ha attività di ripristino. Tutto fermo. Il cantiere aperto è per la manutenzione degli argini del Tanna, ma per via della Cerreta non va avanti.
La strada interrotta penalizza fortemente gli agricoltori e chi la percorre per andare a lavoro. Ma anche gli stessi scuola bus con orari modificati.
Il dissesto idrogeologico è stato di gravissimo impatto per il comune di Collesalvetti e ha urgenza di interventi risolutivi sia per la manutenzione degli argini, la pulizia dei fossi, degli alvei dei fiumi ma in particolare di casse di laminazione e compensazione.
Altrimenti sempre più frequentemente ci ritroveremo con le stesse difficoltà.
A Guasticce manca una prospettiva di valorizzazione dei comparti agricoli, ricezione turistica e sviluppo commerciale e industriale.
Il confronti con gli abitanti del paese per scambiare osservazioni e idee è stato piacevole ma soprattutto istruttivo.
Sempre di più penso che con la gente bisogna parlarci, e non pontificare.
Alla prossima Camminata!