Oggi è il compleanno della tv

Oggi è il compleanno della tv

E’ il compleanno della tv. Sì, perché la Rai, la tv pubblica, inaugurò le \sue trasmissioni il 3 gennaio 1954. Significa che compie 70 anni tondi. Allora c’era un canale solo e potevano vederlo poco più di metà degli italiani.

Erano appena 24mila gli abbonati, dieci anni dopo sarebbero diventati sei milioni. Le trasmissioni duravano solo quattro ore al giorno e non c’era la pubblicità. Ma il destino della tv era già segnato, dice a Telegranducato Adriano Fabris, professore dell’Università di Pisa ed esperto di comunicazione

Nel 1962 nasce il secondo canale (oggi si chiama Rai2), nel 1979 il terzo che si diversifica anche da regione a regione. E la tv diventa a colori.

Ma la storia del piccolo schermo è anche quella di altre tv, non pubbliche, nazionali e locali. E tra queste ci siamo anche noi.

I network privati e le tv regionali

Il fermento maggiore c’è a partire dalla metà degli anni Settanta. Alcuni editori (Berlusconi in testa) realizzano i loro network, nascono (da Telebiella in poi) le prime televisioni regionali. Anche la nostra, nel 1979 (ormai 45 anni fa). La Rai non è più sola, la concorrenza si fa sui grandi eventi, su film, serie tv, sport e sull’informazione. Il piccolo schermo diventa il centro del mondo e in forme diverse lo rimarrà fino ai giorni nostri.

Le emittenti regionali, come Telegranducato, hanno avuto il merito di diventare come delle tv di prossimità. Insomma di far conoscere i fatti della porta accanto in maniera diretta e gratuita a tutti.

Nel compleanno della tv l’evoluzione non si è ancora fermata

La tecnologia dagli anni Ottanta ad oggi si è evoluta naturalmente. Il segnale non è più analogico ma digitale. Ora c’è internet e i palinsesti ormai sono anche orizzontali, nel senso che ciascuno può scegliere il programma che vuole a qualsiasi ora.

Ma l’essenza in fondo è rimasta la stessa: essere una finestra sul mondo per quasi tutta la popolazione.

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