(Fonte – Skytg24)

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Giulia Cecchettin, trovato cadavere vicino al lago di Barcis. Lo conferma la Procura di Venezia
Le ricerche dei due ex fidanzati scomparsi da diversi giorni. leri la svolta grazie alle telecamere di sorveglianza e le tracce di sangue a Fossò
Il cadavere ritrovato è di Giulia Cecchettin
È di Giulia Cecchettin il cadavere della giovane donna ritrovato nei pressi del lago di Barcis. Lo conferma la procura di Venezia.
Trovato cadavere di una donna nel lago di Barcis
Il corpo di una giovane donna è stato trovato stamane dai vigili del fuoco nella zona di Barcis, in provincia di Pordenone, durante le ricerche di Giulia Cecchettin. Lo apprende l’ANSA da fonti qualificate. E in corso il riconoscimento per accertare se la salma sia effettivamente quello della giovane scomparsa da una settimana assieme all’ex fidanzato Filippo Turetta.
L’avvocato di Filippo: cellulare onine non prova sia vivo
Il cellulare di Filippo Turetta, il giovane sul quale da ieri pende un mandato di cattura internazionale per il tentato omicidio di Giulia Cecchettin, risulta essere ancora on line. Questo però non significa che il giovane lo abbia usato, o lo stia usando. Il telefono risulta infatti disattivato, ma proprio per ragioni di server, può ricevere messaggi anche WhatsApp. Il mittente vede semplicemente la doppia spunta grigia, conferma (come avviene per le Pec) che il server di Meta ha messo a disposizione per il messaggio al destinatario. È questa la spiegazione che l’avvocato di Filippo, Emanuele Compagno, ha dato oggi rispetto a notizie di stampa su una presunta attività del telefono del 22enne, scomparso assieme all’ex fidanzata da 7 giorni.
Così come i genitori del ragazzo avevano provato a inviargli dei messaggi, senza avere risposta, anche la sorella di Giulia, Elena ha tentato in questi giorni di inviare messaggi al numero whatsapp di Filippo, avendo però solo la conferma che questi venivano “recapitati”, non letti (doppia spunta verde).
Le ricerche sono riprese nella zona del lago di Barcis (Pordenone), alle 7 di questo sabato mattina.
L’attività, coordinata dalla Prefettura, viene svolta dal comando provinciale dei Vigili del fuoco sul posto con personale specializzato nella ricerca persone. Ci sono squadre speleo-alpino-fluviali e sommozzatori. La ricerca – apprende ]’ANSA – non è legata a puntuali elementi ma al fatto che il lago si trova lungo la direttrice seguita dalla vettura, nella notte tra sabato e domenica scorsi, dopo l’aggressione, ripresa dalle telecamere di un’azienda, da parte di Filippo ai danni di Giulia, che sarebbe avvenuta nella zona industriale di Fossò (Venezia). Oltre al lago di Barcis, le verifiche sono state estese – anche grazie all’utilizzo di un elicottero – anche all’impervia strada secondaria che collega con la località turistica del Piancavallo e lungo l’intera strada regionale 251, fino alla diga del Vajont e al confine con il Veneto.
Negli ultimi giorni le ricerche si erano intensificate proprio nella zona del lago di Barcis perché, secondo la ricostruzione fatta grazie alle celle agganciate dal telefonino dell’ex fidanzato, c’erano due ore di buco temporale.
Intanto non è ancora stato trovato Filippo Turetta: è stato confermato il passaggio della sua Fiat Punto in Austria. La vettura, mercoledì scorso, è stata registrata dal targa-system a Lienz, nel Tirolo orientale.
Filippo indagato dopo il video
A una settimana dalla scomparsa dei due ex fidanzati di Vigonovo, Filippo è indagato con un mandato internazionale per tentato omicidio. La svolta è basata su un video di sorveglianza – ripreso sabato notte nella zona industriale di Fossò – che ritrae il giovane mentre, dopo un violento litigio, picchia Giulia a mani nude, lei urla “Mi fai male” e tenta di scappare, ma lui la rincorre e la raggiunge, la colpisce ancora fino a farla stramazzare a terra. Infine la carica a forza sulla sua macchina e l’auto si perde nella notte.
Straziante il tentativo disperato della ragazza di fuggire dall’ex fidanzato, le sue grida, la violenza con cui Turetta la riacciuffa, la carica di botte e la trascina nell’auto.
Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, ha sottolineato che la ragazza ultimamente aveva paura dell’ex fidanzato.
Sono elementi sufficienti alla Procura di Venezia periscrivere Turetta nel registro delle indagini,disporre una perquisizione, effettuata ieri dai carabinieri per 3 ore e mezza nella casa della famiglia del giovane, a Torreglia, in provincia di Padova, e diramare un avviso di ricerca anche a livello internazionale.