Portaerei nucleari, Cacciatorpedinieri e Task-Force navali: ingorgo nel Mediterraneo (tra navi Nato e nemiche)

I rischi di un’escalation che possa coinvolgere l’Iran e infiammare ulteriormente la regione, hanno spinto le potenze dell’Alleanza Atlantica (e non solo) a mostrare i muscoli in mare nel Mediterraneo, nel Golfo Persico e nel Medio Oriente in generale.

Mentre a Gaza si combatte via terra – con tank, genieri e fanteria – in mare è un via vai di navi da guerra.

Portaerei nucleari, Cacciatorpedinieri, Porta aerei ed elicotteri, Pattugliatori.

Dagli Stati Uniti alla Francia, dalla Gran Bretagna fino all’Italia, che si è accodata proprio in queste ore.

Sono le forze Nato che monitorano il fronte marino dove si affaccia Israele. I rischi di un’escalation che possa coinvolgere l’Iran e infiammare ulteriormente la regione, hanno spinto le potenze dell’Alleanza Atlantica a mostrare i muscoli.

In supporto di Israele, certamente, e in appoggio per le evacuazioni e gli aiuti umanitari.

Ma anche in difesa dell’Europa.

Un segnale di forza per tenere a bada ogni velleità espansionistica. Di contro non manca l’occhio della Cina, seppur discreto e a distanza. Sfruttando esercitazioni già programmate in Kuwait può disporre di sei navi da guerra. Un utente su X, analizzando i livetrack delle imbarcazioni, ha realizzato una mappa in grado di evidenziare la massiccia presenza navale in tutta l’area.

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