Nel video, immagini forti.

Belgio, un uomo armato probabilmente con un AK47 (kalashnikov) apre il fuoco sui passanti nel centro di Bruxelles: almeno due morti.
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Secondo fonti della polizia, ha sparato urlando Allahu Akbar
Il terrorista attentatore, rivendica la paternità della sparatoria nel centro della città con un video messaggio (in video 👇). Secondo fonti della polizia, ha sparato urlando “Alla hu Akbar”.
Nel suo discorso del video trasmesso sui social, dice: “Sono Abdeslam Jilani, mi sono vendicato per i musulmani. Ho ucciso due svedesi ora. Si vive per la religione e si muore per la religione. Sono pronto a incontrare Dio felice e sereno”.
Tra le altre parole, rivendica l’appartenenza al sedicente Califfato islamico.
Facebook rimuove il profilo
Il profilo Facebook appartenente a Slayem Slouma, sul quale era apparso un video registrato dall’attentatore di Bruxelles subito dopo la sparatoria, è stato rimosso. Il filmato continua, tuttavia, a circolare su diverse piattaforme social, tra cui X, rilanciato dagli utenti.
Le prime die vittime sarebbero due tifosi svedesi giunti in città per assistere alla partita fra la loro nazionale e quella del Belgio.

uomo armato di kalashnikov ha aperto il fuoco nel centro della città, nei pressi di Place Saincteletteplein, tra
Boulevard d’¥pres e Boulevard du Ninième de ligne, intorno alle 19.15. Secondo le prime informazioni, ci sarebbero almeno due morti e diversi feriti. Sui social circolano alcuni video dell’attacco: l’uomo, vestito con una giacca arancione fluorescente e un casco bianco, scende da un motorino e fa fuoco, prima di darsi alla fuga con lo stesso mezzo.
Il killer avrebbe prima sparato in un atrio, poi a delle persone in un taxi. Alcuni testimoni riferiscono che l’assalitore ha gridato «Allah Akbar» prima di fare fuoco. Sul posto sono arrivati i servizi di emergenza. Nessun sospettato è stato ancora arrestato. Le vittime sarebbero due tifosi svedesi giunti a Bruxelles per assistere alla partita fra la loro nazionale e quella del Belgio. Indossavano la maglia gialla della Svezia. L’attentatore ha poi annunciato sui social di star andando verso lo stadio Re Baldovino. Intorno all’impianto le misure di sicurezza sono state rafforzate.
La partita Belgio-Svezia è stata sospesa all’intervallo per volontà dei giocatori, che hanno detto di non voler proseguire il match. Ai circa
Ai 35mila tifosi presenti è stato detto di restare all’interno dello stadio. La gara è poi stata ufficialmente annullata «per motivi di sicurezza».
La pista privilegiata dalla polizia è quella del terrorismo. Lo riferisce “Le Soir”, che fa riferimento ad alcuni video del sospettato sui social network. Poco prima dell’attacco l’uomo ha pubblicato sul Facebook un filmato in cui si riprende rivendicando l’appartenenza all’Isis e dicendo di aver compiuto il gesto per «vendicare i musulmani».
La sparatoria nel centro di Bruxelles, fa tornare alla mente i tre attentati di matrice islamica compiuti nel 2016, sempre nella capitale belga.
L’attentato a Bruxelles, porta alla mente i precedenti tre attacchi dell’Isis del 2016 in cui perse la vita anche l’italiana Patricia Rizzo

Ci furono 32 vittime, più i 3 attentatori suicidi, e 340 feriti.
Furono commessi il 22 marzo 2016: si trattò di tre attacchi terroristici coordinati, avvenuti nell’area metropolitana di Bruxelles.
Due attacchi avvennero presso l’aeroporto, nel comune di Zaventem, ed uno alla stazione della metropolitana di Maelbeek.
Gli attentati vennero rivendicati il giorno stesso dall’autoproclamato Stato Islamico (ISIS). Assieme agli attentati di Parigi del novembre precedente (Bataclan), furono tra gli attacchi terroristici più gravi avvenuti nei Paesi europei negli anni 2010.
Attentati islamici in Francia, 280 morti e 1200 feriti dal 2012: tutti gli attacchi più gravi.
Ci furono 32 vittime, più i 3 attentatori suicidi, e 340 feriti. Per il Belgio fu tra gli attentati col maggior numero di vittime dalla fine della seconda guerra mondiale. Tra le persone uccise, la maggior parte delle quali di nazionalità belga, vi fu anche André Adam, un diplomatico belga che era stato ambasciatore negli Stati Uniti e rappresentante permanente presso le Nazioni Unite. E anche un’italiana: Patricia Rizzo, uccisa nell’attentato alla stazione di Maelbeek del 22 marzo.
A causa dell’attacco sferrato da Hamas a Israele lo scorso 7 ottobre, l’estremismo islamico sta vivendo una recrudescenza. In Francia attualmente vige l’allerta anti terrorismo massima dopo l’omicidio di un professore in un liceo di Arras, seguito da diversi allarmi giunti anche a Parigi dove sono stati evacuati il Louvre, la reggia di Versailles e la Gare de Lyon.