Livorno, in via Cambini limiti all’aperitivo: stop ai tavoli al centro della strada

Ci sarà un corridoio libero per i mezzi di soccorso e arredi rimovibili in due minuti. Ecco il piano

FRANCESCO INGARDIA by Il Telegrafo

Cronaca

Presentato il nuovo piano per via Cambini

Presentato il nuovo piano per via Cambini

Livorno, 4 ottobre 2023 – Novità in vista per via Cambini, nella forma e nella sostanza. La perpendicolare tra via Marradi e via Roma, presa d’assalto dalla movida livornese by night una volta terminata l’estate, si appresta a cambiare volto nel nome della sicurezza. Non che la via subirà stravolgimenti.

Piuttosto sarà incubatrice di un “modello virtuoso di sperimentazione” per tentar di risolvere l’annoso problema di spazi e agibilità d’intervento da parte di ambulanze o vigili del fuoco in caso di emergenze, data la sua conformazione.

La presentazione del nuovo piano per via Cambini

La presentazione del nuovo piano per via Cambini

Come? Tramite il Piano d’Ambito (che interessa le aree dal civico 1 al 16), approvato dalla Giunta, in applicazione del Regolamento per l’occupazione del suolo pubblico volto a “determinare i criteri specifici da utilizzare ai fini del rilascio delle singole concessioni nel rispetto delle norme di sicurezza”, si legge nelle carte.

Ad annunciare le novità introdotte il sindaco Luca Salvetti, l’assessore Rocco Garufo e il dirigente di Palazzo Civico Alessandro Parlanti. Tre le “modifiche immediate”: marciapiedi liberi e un percorso centrale di 1,5 metri sgombro da tavoli e sedie; ad attività chiuse gli esercenti dovranno garantire per il passaggio dei mezzi di soccorso una corsia minima di 3,5 metri, rimuovendo gli arredi leggeri e lasciando solo gli ombrelloni nella posizione stabilita; ad attività aperte, in caso di emergenza, gli esercenti dovranno garantire di essere in grado di rimuovere nel tempo massimo di 2 minuti, tutti gli arredi leggeri e lasciare la via libera.

L’altro fronte di intervento da parte del Comune è stata l’armonizzazione tra il Regolamento suolo pubblico e il Regolamento Canone Unico, per andare incontro alle “esigenze degli operatori economici del settore”.

Tradotto, un pacchetto di proroghe non banali: da 3 a 5 anni la validità delle concessioni permanenti da 3 a 5 anni; fino a 8 anni la validità di progetti unitari e piani d’ambito; da 6 a 8 mesi la validità per le concessioni temporanee.

“Il nuovo piano per via Cambini è una sorta di numero zero – sostiene Salvetti-, di sperimentazione di una modalità eventualmente estendibile a tante parti della città, che consente però a chi esercita le proprie attività di avere un riferimento in modo da non subire la decisione, e di partecipare per strutturarlo, compatibilmente con i propri obiettivi d’impresa”.

Secondo Garufo “la disposizione degli arredi finora era piuttosto caotica. I commercianti hanno accettato un processo di concertazione consapevoli della necessità di risolvere un problema annoso, altrimenti l’alternativa era la chiusura della strada. Reputo il Piano d’Ambito un modello virtuoso per la risoluzione di problemi che apparivano insuperabili”. “Una sperimentazione – suggerisce Parlanti – applicabile anche per via Grande”, terminati gli interventi di riqualificazione dei portici.

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