Avvistati i cuccioli dell’orsa Amarena, uccisa in Abruzzo. L’appello del direttore del Parco: «Non inseguiteli, così li mettete solo in pericolo»

I piccoli plantigradi (che solitamente devono stare insieme alla madre almeno un anno e mezzo, ndr.) non devono sentirsi braccati, perché in queste ore «il rischio concreto è che si separino, andando incontro a un futuro ancora più incerto. 

I guardiaparchi non hanno mai smesso di cercare i due giovani esemplari di orso marsicano e sono certi che finché rimarranno uniti avranno la possibilità di “aiutarsi a vicenda”. Hanno posizionato reti e gabbie nei punti sensibili, sperando di trovarli il prima possibile. Stanno effettuando ancora le ricerche anche con l’ausilio di un drone che perlustra la zona».

La zona dell’ultimo avvistamento dei cuccioli è un tratto di campagna, tra sterpaglie, non lontano dal luogo in cui si è verificata la morte di Amarena. A uccidere l’orsa simbolo dell’Abruzzo, tra la notte del 31 agosto e il primo di settembre, un uomo che così ha spiegato il suo gesto: «Ho sparato per paura ma non volevo uccidere. L’ho trovata dentro la mia proprietà, è stato un atto impulsivo, istintivo». Sui social è esplosa la rabbia, con minacce all’indirizzo dell’uomo. La scorsa sera l’ultimo avvistamento dei due cuccioli dell’orsa, ma la cattura è fallita.

«È in programma stasera il nuovo tentativo di catturare i due cuccioli», conferma la capoguardia del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Michela Mastrella, intervistata dalla Tgr3 Abruzzo. «Ieri sera sono stati avvistati – ha spiegato – e hanno ripetuto il tragitto che hanno fatto con la mamma, partendo da una zona della Rupe di Venere fino a ritornare qui a San Benedetto: saremo operativi con delle squadre miste, carabinieri forestali e guardie del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, quasi certamente un veterinario e una biologa».

Intanto, il sindaco del Comune di San Benedetto dei Marsi, Antonio Cerasani, ha emesso un’ordinanza ad effetto immediato per il divieto di avvicinamento agli esemplari di orso bruno marsicano al fine di avvistarli e fotografarli, filmarli e di illuminarli. Inoltre l’ordinanza dispone il divieto di avvicinarsi alle squadre specializzate impegnate nella ricerca su tutto il territorio.

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