L’iper tracciabilità e relativa lista nera rende vano ogni tentativo di prenotazione

Secondo un “insider” citato dal quotidiano Nice Matin in un’inchiesta di circa due settimane fa, ristoranti, bar e bistrot si riservano il diritto di non prenotare un tavolo a clienti giudicati non abbastanza facoltosi o non abbastanza generosi.
L’iper tracciabilità rende oramai possibile in pochi istanti fare uno screening delle abitudini del potenziale cliente e relativa carta di credito, quanto ordina, quali piatti e con quale mancia finale. Si parla per alcuni ristoranti di un vero e proprio “database” dei clienti, con una lista nera di quelli che non si vedranno mai attribuire un tavolo perché in passato si sono dimostrati troppo parchi.
Secondo la fonte citata da Nice Matin (le cui affermazioni sono state corroborate da testimonianze sempre più numerose di habitués del posto): «Al momento di prenotare un tavolo il ristorante verifica se il nome appare nell’archivio clienti ed eventualmente con quali lasciti passati: se il nome non è subito certificato e comunque non compare nella prima categoria, vi sentirete rispondere che il ristorante è completo fino alla fine di agosto e, nel migliore dei casi, sarete magari riorientati verso altri ristoranti più consoni al vostro portafoglio».
