“Io percettore del Reddito di Cittadinanza dopo il fallimento di proposte di lavoro, inesistenti o inadeguate per la mia situazione, ho rinunciato al Reddito e ho cercato di costruirmi un futuro”.

È la testimonianza di una donna, ex imprenditrice che con l’emergenza sanitaria ha visto andare in fumo la sua attività.
Rachele ci racconta che:”Avevo un negozio di abbigliamento, lavoravo e in particolare, durante l’estate, perché vivevo all’isola d’Elba, in un posto turistico”.
Poi cosa è successo?
“È successo che gli anni del Covid hanno minato irrimediabilmente le mie attività. Mi sono trasferita in continente per restare vicino alla mia famiglia. Non avendo più un reddito personale mi è stato assegnato un sussidio mensile e con quello ho potuto fare fronte al minimo indispensabile”.
Con il Reddito di Cittadinanza non ha ricevuto proposte di lavoro?
“Ne ho ricevute 2 ed erano di assistenza h24 di una persona inferma con la figlia non vedente.
E successivamente, sempre nello stesso ambito, assistenza domiciliare”.
Li ha rifiutati?
“Ho dovuto declinare perché soffro di mal di schiena e non posso fare sforzi. Inoltre non avevo la preparazione per quel tipo di assistenza”.

In questi tre anni come ha affrontato il quotidiano?
“In parte con il sussidio e poi con aiuto dei miei familiari. Ma con il nuovo governo e la prospettiva di una sospensione del sussidio mi sono detta che dovevo rimboccarmi le maniche e costruire il mio futuro.
A 50 anni mi sono messa in gioco e ho cercato la soluzione. Ho potuto seguire un corso di formazione di autista e preso la patente per guidare i bus”.
Una bella prospettiva!
“Si, adesso sono vicina alla conclusione del percorso e una volta pronta posso lavorare nell’ambito dei trasporti come conducente di bus su linee urbane”.
Sprizza entusiasmo e gioia per questa nuova chance che la vita le ha regalato. Per la verità è frutto della sua tenacia e voglia di andare avanti con una professione che si è costruita impegnandosi. La divisa che oggi le è stata consegnata l’ha commosso ma al tempo stesso le ha dato un pizzico di orgoglio. Ce l’ha fatta!
Presto, Rachele, la vedremo alla guida di bus nelle città della nostra Toscana…! A lei un grande in bocca al lupo!
