Viaggio nell’autobus ciminiera
Il racconto di un conducente a News Freelance24 sulle condizioni del 104. “Fumare è diventata un’abitudine per i passeggeri. Pensare che a volte ci sono ragazzi che si accendono perfino uno spinello”

“Fumare sull’autobus è la norma, per passeggeri”. La conferma di passeggeri sulla tratta 104.
E’ quanto emerge dal Video che ci è stato mandato, la realtà di ogni giorno per chi va e torna da lavoro con la linea 104. Fumare, e non solo sigarette. “Capita molto spesso – afferma – di vedere dei ragazzi mettersi in fondo all’autobus e accendersi tranquillamente uno spinello, a volte nemmeno preoccupandosi di abbassare il finestrino”. Un problema, quello del fumo a bordo degli autobus, che torna d’attualità dopo la presunta aggressione di un autista ai danni di un passeggero “reo” di avergli chiesto di spegnere la sigaretta mentre era alla guida del bus.
L’autista fa solo il proprio dovere nel segnalare cosa succede a bordo del pullman. I ragazzi fumano a bordo del pullman, mettono la musica ad alto volume. Nonostante i richiami del conducente: “Abbassate il volume della musica”, nessuno dà retta. L’autista di Autolinee Toscana di Livorno, stava guidando il bus del servizio extraurbano, tratta 104, Livorno-Collesalvetti, nel tardo pomeriggio di lunedì.
Dalle immagini del video che ci è stato inviato, pare proprio un assalto al mezzo.
L’autista chiede l’intervento su quanto succede a bordo. Il conducente segnala il fumo diffuso tra i ragazzi e che continuano a fumare pur redarguendoli per aver trasgredito al divieto.
Fatto sta che abbiamo chiesto a diversi lettori che viaggiano sulla linea 104 e ci hanno segnalato come fumare sia la norma a bordo del mezzo. E nel caso del 104 si sta parlando di una linea extraurbana che da Livorno arriva a Collesalvetti attraverso zone periferiche più meno controllate. Quindi autobus molto probabilmente frequentati anche da turisti.
E i controllori, in tutto questo, che fanno? “Di controllori non se ne vedono quasi mai – conclude un lettore – e le poche volte in cui salgono ci sono liti con i recidivi del mancato timbro”.
Il conducente rilancia così: “L’azienda cerca con i mezzi a propria disposizione di contenere tali fenomeni. Riteniamo che azioni più efficaci possano essere condotte dalle forze dell’ordine che dovrebbero, nell’ambito delle attività di controllo del territorio, effettuare sopralluoghi anche sui nostri mezzi in modo da garantire, più in generale, la sicurezza del trasporto. Aggiungo inoltre che spesso le aggressioni subite dai nostri autisti nascono da tentativi di far rispettare le regole”.