CRONACA – 1 agosto 2023
L’uomo ha riportato la frattura del setto nasale, oltre a un taglio all’arcata sopracciliare e contusioni varie. La rabbia della Faisa-Cisal: “Situazione insostenibile”

Ha chiesto a dei giovani passeggeri di spegnere le sigarette che stavano fumando a bordo del pullman e per questo è stato massacrato di botte. E’ un episodio violento e scioccante quello avvenuto sul bus numero 5 barrato del servizio movida Night Buster e che vede come vittima un autista aggredito in servizio.
L’aggressione è avvenuta nella notte tra sabato e domenica al capolinea della linea 5 barrato, in via Fratelli Cervi, a Rivalta. Quando l’autista, ormai sulla soglia della pensione, ha provato a far rispettare le regole ma come risposta ha ottenuto solo violenza cieca e rabbiosa. Esplosa all’improvviso, senza preavviso: un giovane, spalleggiato dagli amici, ha infatti preso a pugni il malcapitato. Un pugno in faccia, poi un altro. Il setto nasale si rompe, gli occhiali si spezzano e le lenti vanno in frantumi, tagliando il volto. Poi la fuga.
Un episodio che ha sollevato l’ira del sindacata Faisa-Cisal, che ha quindi puntato il dito contro Gtt, rea di non proteggere i dipendenti dal malcontento dell’opinione pubblica esasperato di recente a causa delle notizie sull’aumento dei biglietti: “Dirigenti super pagati che pensano soltanto a incrementare la produzione, lasciandoci in pasto all’opinione pubblica: pretendiamo una netta presa di posizione da parte dell’azienda”.
La situazione, a detta della Faisa-Cisal “non è più sostenibile” e per questo motivo il sindacato chiederà un incontro a Gtt. Quel che è certo è che un autista, uscito di casa solo per lavorare, è finito in ospedale a causa di una brutale aggressione.
“Esprimiamo sincera e profonda solidarietà all’autista e ribadiamo l’urgenza di prendere contromisure, ma anche la necessità di una presa di posizione netta da parte dell’azienda“, ha commentato il presidente del Gruppo Consiliare Moderati in Consiglio Regionale, Silvio Magliano. “La politica deve dare risposte e tutelare da rischi per la propria incolumità personale chi svolge un servizio per i cittadini“.
“Per GTT la sicurezza del personale viaggiante continua a non essere una priorità aziendale. Personale di controlleria e autisti devono fare i conti con continui episodi di violenza e l’ultimo avvenuto nella notte di sabato ad un conducente sull’autobus 5 Nightbuster, che ha dovuto far ricorso alle cure ospedaliere. I conducenti non devono solo destreggiarsi con il traffico caotico dei cantieri e con le condizioni di lavoro sempre peggiori, ma devono fare i conti con chi li insulta, picchia e aggredisce violentemente. Le telecamere di cui sono dotati i mezzi in servizio, sono un deterrente blando, ma che comunque servono per individuare gli autori delle aggressioni anche se non a impedirle. Bisogna intervenire a livello legislativo come un Daspo dei mezzi pubblici per i passeggeri violenti, oltre, alla denuncia penale. E’ arrivato il momento di attivare un tavolo tra GTT, Comune, Questura e Prefettura con le Associazioni sindacali di categoria, perché è diventato un problema di ordine pubblico, che va affrontato seriamente” ha affermato Pino Iannò (Libero Pensiero).
Fonte: IlNazionale.it –