Al San Raffaele una grande folla commossa per dare il saluto a Silvio Berlusconi. .La notizia sta facendo il giro del mondo. I titoli rimbalzano sulle pagine dei quotidiani. È morto Silvio Berlusconi politico più politico della politica italiana. Silvio Berlusconi l’inaffondabile è morto.

Matteo Salvini, ha così commentato: Addio, Berlusconi un grande italiano. La notizia della sua morte ha fatto il giro su tutti i siti internazionali. Unanime il cordoglio nella politica italiana. Si è spento stamattina. Era ricoverato al San Raffaele per accertamenti ma le sue condizioni sono andate progressivamente a peggiorare.
La notizia intorno alle 9.30.
I funerali di Stato si terranno mercoledì prossimo in Duomo.
Giorgia Meloni ha rilasciato una sua dichiarazione di cordoglio. Silvio Berlusconi è un combattente, uno degli uomini più influenti della storia d’Italia, della comunicazione, della politica. Con lui abbiamo combattuto vinto, perso molte battaglie.
Il ricordo e il cordoglio Berlusconi è stato un n uomo che ha cambiato il rapporto con il mondo, con la società. C’è un’Italia prima di Berlusconi e un’Italia dopo Berlusconi.
‘L’elogio della follia’, è il libro che ha letto e aperto la mente di Berlusconi. La capacità di superare i confini prima sconosciuti, l’intuizione rivoluzionaria, il principio ispiratore dell’Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam, che altri non è che una sana pazzia, la forza vitale creatrice che scaturisce da una lucida e alternativa prospettiva visionaria.
I passi nei settori della vita, una grande novità di progettualità . Dalla costruzione di un quartiere, ad un club calcistico, da un partito in poche settimane, a Presidente del Consiglio, un genio visionario.
Qual’era la sua metodologia? Silvio Berlusconi rispondeva così: “Bisogna sapersi circondare di collaboratori che siano amici, (Fedele Confalonieri, Gianni Letta, Adriano Galliani, Marcello Dell’ Utri) non deludere mai gli interlocutori, mettersi nei panni degli altri. E poi che altro?”

È un uomo che ha cambiato la politica e anche l’Italia. Con la sua morte si chiude un’epoca. Alla notizia della morte di Berlusconi uno tra i primi ad intervenire è stato Matteo Renzi: Ha fatto la storia della nostra Italia. Romano Prodi: Anche se veniamo da mondi contrapposti non siamo mai stati nemici.
Berlusconi e la vicenda delle TV libere. La sua visione era il creare un’alternativa consistente solida alla televisione italiana.
La storia inizia con l’acquisto di terreni per costruire una città, Milano 2. Piccola città in miniatura.
Eravamo nel 1974, c’era Rumor al Governo. La TV era Telebiella, TV via cavo per la città, Milano 2. Per i residenti in uno spazio di 50 mq. Divenne poi Tele Milano canale 58 acquisita da Berlusconi con il logo del biscione con il fiore in bocca. Un successo locale. Siamo al 1978. Viene rapito Aldo Moro, eletto papa, Karol Wojtyla. Aveva assunto Mike Bongiorno con programmi televisivi del quiz. Successivamente trasmise per mezzo di piccole emittenti su tutta l’Italia con le cassette, nello stesso momento.
Arrivarono altri personaggi come Barbara D’Urso, Maurizio Costanzo, Sandra Mondaini, Raimondo Vianello, Raffaella Carrà, Antonio Ricci. Le leggi successive permisero la trasmissione via etere e la legge Mammì in diretta. Così iniziarono i TG. Le reti acquisite furono tre: Canale 5, l’ammiraglia, Italia 1 per fasce giovanili e Rete 4 per un pubblico tradizionale.
Silvio Berlusconi e lo sport. Il presidente più vincente nella storia dello sport. Ventinove scudetti vinti. Indimenticabile il trionfo di Barcellona, Vienna, l’ingresso di Ancelotti, la notte di Manchester del Milan. Nel 2018 acquisì il Monza con l’avvio di importanti investimenti. Contro il Milan il cuore rimane strappato a metà.

Politica Estera Ricordiamo l’evento di Pratica di Mare 2002. Aveva avvicinato la Russia all’America con accordi tra Bush e Putin, associando la Russia alla Nato. Di fatto apriva il mondo all’Occidente. Berlusconi lo definiva il “suo capolavoro”. Ma anche i rapporti con Israele, con la Turchia e la sua visione sulla Libia e Gheddafi. Aveva capito che il Nord-Africa andava stabilizzato. Peraltro non condivisa dalla Francia. La Libia oggi è una polveriera.
L’uso politico della Magistratura ha segnato la sua vita Silvio Berlusconi ha subito in trent’anni un’ odissea giudiziaria di 36 processi, ma una sola condanna. Una sentenza lo portò per 6 anni alla decadenza di senatore. Ci furono scontri con la Procura, nel 2013 fu condannato per favoreggiamento della prostituzione minorile ma fu ampiamente assolto. Tutti gli iter giudiziari sono terminati con la piena assoluzione. Un forte rammarico che espresse con: Non accetterei mai che uno dei miei figli possa fare quello che ho fatto io per subire quello che ho subito io. Quindi lascio a loro la direzione di Mediaset.
Note di cordoglio:. Franceschini: La grandezza va riconosciuta agli avversari. Schlein: Ci uniamo al cordoglio nel profondo rispetto. Con la sua morte si chiude un’epoca.

L’Italia è il paese che amo, qui ho le mie radici, le mie spettanze. Sono le parole con cui iniziò il discorso politico rivolto agli italiani. Gli italiani gli hanno affidato la guida del Paese per tre volte. Nel ’94 si presentò con due alleanze separate, con Fini da una parte e Bossi dall’altra. È realtà attuale la coalizione di Centrodestra, con Lega per Salvini Premier, Fratelli d’Italia, una svolta innovativa per la libertà e la democrazia.
Dal 1994 al 2023 per 29 anni da mattatore, con la formula del bipolarismo, cioè di due forze politiche che si fronteggiano.
Addolora la sua scomparsa. Se ne ha consapevolezza, a maggior ragione di quanto ne ha passate. Tutte le volte che ha rovesciato i tavoli ed è sempre tornato con forza, ci aveva abituato ad un uomo con sette vite. Ha segnato la storia del nostro Paese in tanti settori. Silvio Berlusconi, uomo, imprenditore, politico., un filo conduttore.