Alluvione, allarme per i rischi delle acque stagnanti.

Vademecum dell’Ausl Romagna
“Attenzione alle acque alluvionali contaminate”

30 Maggio 2023. Vademecum dell’Ausl Romagna
“Attenzione alle acque alluvionali contaminate”

L’ alluvione ha un problema in più in termini di rischi igienico-sanitari perché nell’acqua contaminata da infezioni da batteri, virus e zanzare ci sono i pericoli dai quali difendersi in una situazione, come quella generata dall’alluvione in Emilia-Romagna, nella quale le acque stagnanti sono molto probabilmente contaminate dalla presenza di scarichi delle fognature, rifiuti e carcasse di animali.

Ci sono rischi nell’immediato, come infezioni direttamente veicolate dall’acqua contaminata, e altri che si preparano con l’arrivo del caldo, in particolare il possibile aumento delle popolazioni di zanzare vettori di virus.
Con l’alluvione più alto il rischio infezioni.

Allarme sanitario in Emilia Romagna, con acque contaminate rischio infezioni

È ancora emergenza in Emilia Romagna dove, oltre ai danni causati dall’alluvione più di una settimana fa, si fanno i conti con un allarme sanitario lanciato dall’Asl. Le autorità stanno monitorando la situazione per non mettere a rischio la salute dei cittadini e l’Ausl della Romagna ha diffuso sui social un vademecum per indicare le giuste norme di comportamento sanitarie che devono le persone coinvolte dall’alluvione, “in quanto le acque alluvionali possono essere contaminate da reflui provenienti da sistemi fognari o da sostanze chimiche e da rifiuti agricoli o industriali con possibili impatti sulla salute”. 

Vaccino antitetanico necessario
«Ci sono infezioni che possono avvenire nell’immediato, dovute al contatto dell’acqua contaminata con ferite o escoriazioni. In questi casi, i microrganismi, come il batterio Escherichia coli, possono penetrare nelle ferite, che di conseguenza possono infettarsi. Se questo dovesse accadere, per evitare che avvenga l’infezione sarebbe necessario lavarle subito con acqua pulita e sapone». Attraverso le ferite, prosegue Broccolo, «possono penetrare spore di clostridium tetani», il batterio portatore del tetano. sufficiente una semplice lacerazione della cute, cosa che può avvenire stando molte ore nell’acqua, perché le spore possano penetrare e germinare nella ferita, producendo la tossina. Per questo motivo – rileva – sono opportuni l’immunoprofilassi passiva antitetanica o il vaccino antitetanico».
Rischio congiuntivite e gastroenterite
Attenzione anche agli occhi, perché il contatto con l’acqua contaminata potrebbe infettare la congiuntiva, e alla bocca perché anche piccolissime quantità di acqua potrebbero causare gastroenteriti. Per questo, osserva, è consigliabile proteggere la bocca con una mascherina o un fazzoletto.
In agguato anche l’epatite A
Un’altra infezione in agguato è l’epatite A e anche in questo caso «potrebbe essere suggerito il richiamo della vaccinazione». Tra le altre cause delle gastroenteriti, nei bambini con meno di due anni uno dei rischi è il rotavirus, contro il quale esiste il vaccino. Per gli adulti invece una delle minacce è il norovirus, contro il quale il vaccino non è ancora disponibile.
La minaccia della zanzara tigre
Se questi sono i rischi nell’immediato, a medio termine una minaccia arriva dalle zanzare, in particolare le zanzare tigre che veicolano infezioni già presenti in Emilia-Romagna, come quelle dovute ai virus chikungunya, dengue e zika. «La presenza di acqua stagnante e il caldo potrebbero aumentare la presenza di uova e larve della zanzara tigre», osserva Broccolo. Per “questo è consigliabile fare controlli e campionamento delle larve per stabilire il reale rischio di queste infezioni, coprirsi il più possibile con indumenti chiari, non camminare scalzi, utilizzare repellenti per proteggersi dalle zanzare e insetticidi per uccidere le larve”.

Reel “Acque alluvionali in Emilia”

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