“Sostituita un’ autoscala con un mezzo allo sfascio preso a Belluno”. Si infiamma la protesta sindacale dei Vigili del Fuoco di Livorno.

Sindacati dei Vigili del Fuoco di Livorno, la protesta: La vecchia autoscala sostituita con una del 1989».

Sindacati dei Vigili del Fuoco di Livorno, la protesta: La vecchia autoscala sostituita con una del 1989».


Un’autoscala dei pompieri (foto di Michael Noel)
Livorno, Cgil, Cisl, Conapo, Usb e Uil sul piede di guerra. «Al posto di un mezzo vecchio, ora ce n’è uno allo sfascio arrivato da Belluno»
10  marzo 2023

Comunicato stampa dei Sindacati

La firma del comunicato dei Sindacati è  Alessio Fedi, Alberto Moscardini, Luca Fornaciari, Fabio Fiorentini e Marco Pacini, rispettivamente rappresentanti di Cgil, Cisl, Conapo, Usb e Uil.
Leggiamo, inoltre: «Questa non è in grado oggi di poter sostenere la mole di lavoro richiesta, troppi sono gli interventi in quota e troppi sono i chilometri che dovrà affrontare con il serio rischio di un cedimento durante una qualsiasi operazione di soccorso, come già si è verificato con addirittura l’incendio di un mezzo leggero antincendio dovuto a un guasto meccanico – affermano– Ultimo di innumerevoli altri guasti dovuti all’usura di mezzi troppo in là con gli anni. Tantopiù che ad oggi gli operatori formati per la conduzione di tale mezzo non sono sufficienti a garantire un adeguato sevizio per questo l’amministrazione è costretta al paradosso di dover formare nuovo personale, con tutte le spese annesse, per mezzi obsoleti. Come già annunciato l’intera provincia di Livorno si troverà nelle prossime settimane, praticamente, senza un’autoscala adeguata al soccorso tecnico urgente. Al danno la beffa tutto questo con l’avvallo della direzione regionale che per tale cambio di destinazione ha messo in campo uomini e mezzi supportando così una spesa a dir poco esagerata a carico del contribuente. Spesa che lievità in maniera esponenziale se si pensa al costo complessivo per le manutenzioni straordinarie che mezzi ormai logori e vetusti necessitano per renderli idonei, mezzi che ormai dovrebbero essere rottamati. Mezzi che vengono reperiti in comandi lontani come in questo caso Belluno, creando un’emorragia di finanze non più accettabile, che si ritorce sul personale operativo, come con il mancato pagamento degli straordinari dello scorso anno. Dopo innumerevoli stati di agitazione e conciliazioni non andate a buon fine, con richieste di nuovi mezzi che rendessero conto delle reali necessità di intervento la risposta dell’amministrazione è stata quella di sostituire un mezzo vecchio con uno ormai allo sfascio, andando così ad aumentare il rischio per noi operatori e la salvaguardia delle vite da soccorrere».

Fonte immagine: Pexels – Michael Noel

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