Continuano le ricerche dei dispersi in mare

La strage nel mare di Crotone, 63 morti.
Si aggrava il bilancio dei migranti. Fermati tre presunti scafisti. La Procura: “Chiedevano 8mila euro a persona”. Si continuano a cercare i dispersi.
Le ricerche sono coordinate dalla Capitaneria di porto di Crotone con l’ausilio del Reparto aeronavale della Guardia di finanza e dei Vigili del fuoco.
Ancora incerto il numero complessivo dei migranti che secondo le testimonianze dei profughi si aggirerebbe sulle 200 persone. Potrebbero esserci pertanto ancora molti dispersi ad aggravare la tragedia.
“Gli scafisti chiedevano 8mila euro a persona”
La Squadra mobile della polizia di Stato, insieme alla compagnia carabinieri di Crotone e ai finanzieri della Sezione operativa navale della guardia di finanza, ha fermato tre presunti trafficanti di uomini che avrebbero condotto il barcone dalla Turchia all’Italia, nonostante le condizioni proibitive del mare, approdando sulle coste calabre e causando il naufragio di Steccato di Cutro, in provincia di Crotone.
I tre uomini, secondo i primi accertamenti, avrebbero richiesto ai migranti per il viaggio circa 8mila euro ciascuno.
La procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per disastro e omicidio colposo plurimi oltre che per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.Si ricostruisce la dinamica della vicenda, a partire dal numero esatto di migranti a bordo dell’imbarcazione, delle modalità in cui è avvenuto il naufragio e soprattutto per accertare le responsabilità dei presunti scafisti che erano al governo del barcone partito quattro giorni fa da Izmir in Turchia.
L’avvistamento dell’imbarcazione è stato nella serata di sabato a circa 40 miglia dalla costa crotonese da un velivolo Frontex in pattugliamento.

Sono stati inviati in soccorso una vedetta della sezione operativa navale di Crotone e un pattugliatore del gruppo aeronavale di Taranto. Le proibitive condizioni del mare non hanno agevolato le operazioni di salvataggio ed è stato quindi avviato il dispositivo di ricerca via terra e l’allarme è stato girato anche alle forze di polizia. Giunti sul luogo dello sbarco, tuttavia, non è stato possibile fare altro che constatare lo spiaggiamento del barcone ormai completamente distrutto.
Le salme delle vittime sono state trasferite al palazzetto dello sport di Crotone dove domenica pomeriggio è arrivato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi subito dopo la riunione in Prefettura con il coordinamento operativo dei soccorsi.
“Dolore per le vittime, tra le quali molti bambini” è stato espresso da Papa Francesco all’Angelus di ieri.
Per il Capo dello Stato Sergio Mattarella “questa tragedia non deve lasciare indifferenti” ed ha invitato l’Unione Europea a governare il fenomeno dei migranti. Cordoglio anche dal premier Giorgia Meloni e dal’intero mondo politico.
Fonte immagini: Il Post, Fanpage