La Sirena, tra purezza e pericolo, un archetipo ambiguo.

Alla Pinacoteca Comunale Carlo Servolini (Collesalvetti, via Umberto 1) ha concluso il Calendario colligiano Massimo Introvigne, sociologo e saggista, fondatore e direttore del Centro studi sulle nuove religioni (CESNUR), con la conferenza dal titolo “Sirene, esoterismo e religione dal romanico al simbolismo”, in programma giovedì 9 febbraio2023, ore 17.00.

L’indagine di Introvigne punta i riflettori sul termine greco “sirena”, riferito a una creatura mitologica con corpo di donna e ali di uccello, senza contare che nel Medioevo, creature diverse, con origini nella mitologia nord-europea, caratterizzate nella parte inferiore del loro corpo da code simili ai pesci, sono ugualmente denominate “sirene”, determinando la sovrapposizione di due cicli mitologici.
Resta quindi avvincente addentrarsi attraverso le ambiguità originarie del mito, ovvero tra le sirene romaniche, malevole seduttrici, rappresentate come simbolo del vizio e del peccato, e le sirene benevole, privilegiando la dimensione esoterica che rimanda all’unità originaria tra l’umanità e la natura, e approdando al mito di Melusina – fata mutaforma, connotata tuttavia come una vera e propria sirena – messo al servizio, nel XIV secolo, della propaganda e delle ambizioni reali della casata dei Lusignan.

La conclusione verte fatalmente sulla stagione dei simbolisti, dei preraffaelliti e quindi dei surrealisti – molto attenti questi ultimi alla sfera esoterica – tutti determinati a giocare sull’ambiguità delle sirene, consegnandole infine alla cultura popolare che oggi si estende da Disney alla catena statunitense del Caffè Starbucks (il cui logo rappresenta appunto una sirena).