Apicoltura, finanziamenti per 1,2 milioni di euro annui

Apicoltura, approvato il Sottoprogramma. Presto i bandi da 1,2 milioni

La giunta regionale,, ha approvato il Sottoprogramma apistico per l’emissione dei bandi con la relativa ripartizione finanziaria che dal 2023 al 2027 assegna al settore circa 1 milione e 200mila euro per ciascuna annualità, per un totale di oltre 6 milioni di euro.

“Le api domestiche e selvatiche sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo – ha detto Stefania Saccardi – Proprio per l’importanza che le api rivestono per la sopravvivenza del nostro ecosistema, mi auguro il successo in termini di richieste per i bandi che presto usciranno. Sono bandi attesi dagli operatori di un settore che in Toscana rappresentano una ricchezza e che intendiamo tutelare e sviluppare quanto più possibile. Ci aiutano in questo sforzo sia il Sottoprogramma di qualità sia i nostri uffici, che voglio ringraziare, che hanno predisposto la non irrilevante entità dei finanziamenti. Ne sono certa, i nostri piccoli e medi apicoltori che commercializzano la loro produzione, sapranno farli fruttare al meglio”

Il settore apistico in Toscana ha 7036 apicoltori di cui 4742 dediti all’autoconsumo e 2294 alla commercializzazione.

Complessivamente la modalità di allevamento prevalente è l’apicoltura stanziale (5145) rispetto a quella condotta con nomadismo, perlopiù diffusa su tutta la regione con prevalenza di densità però, per gli apiari nella Toscana del nord, e invece per gli apicoltori nella Toscana centrale.

I fabbisogni del settore vanno dall’accrescere la redditività delle aziende al promuovere l’orientamento al mercato, i processi di integrazione e aggregazione, dal favorire la tutela e valorizzazione della biodiversità al creare e sostenere l’occupazione e promuovere la conoscenza dei consumatori. iIl Sottoprogramma ha questi obiettivi:

  • migliorare l’orientamento al mercato e aumentare la competitività delle aziende apistiche nel breve e nel lungo periodo, anche attraverso una maggiore attenzione alla ricerca, alla tecnologia e alla digitalizzazione;
  • migliorare la posizione degli apicoltori nella catena del valore;
  • contribuire ad arrestare e invertire il processo di perdita della biodiversità,
  • migliorare la risposta dell’agricoltura dell’Unione alle esigenze della società in materia di alimentazione e salute, compresi gli alimenti di qualità elevata, sani e nutrienti prodotti in modo sostenibile

Sono obiettivi raggiungibili e che riguarderanno:

  • Servizi di assistenza tecnica, consulenza, formazione, informazione e scambio delle migliori prassi, anche tramite la creazione di reti, agli apicoltori e alle organizzazioni di apicoltori.
  • Attività di informazione e promozione finalizzate ad aumentare la sensibilità dei consumatori verso la qualità, in particolare per i prodotti a denominazione d’origine e i prodotti da apicoltura biologica;
  • Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali,
  • Lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, in particolare la varroasi;
  • Prevenzione dei danni causati da avversità atmosferiche e promozione dello sviluppo e dell’uso di pratiche di gestione adattate a condizioni climatiche in evoluzione;
  • Ripopolamento del patrimonio apistico
  • Razionalizzazione della transumanza.
    Fonte immagine: Leung Kwck Tung Ktleung
    Pexels.com

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