Bilancio del 2022, anno complicato e difficile

Un periodo di cambiamento base di ulteriori stravolgimenti politici e sociali

Distinto Labronico

Livorno, 31 dicembre 2022 – Mancano poche ore al brindisi di addio al 2022 e benvenuto al 2023, ma i presupposti di quanto accadrà nel prossimo anno sono davanti agli occhi di tutti. Partiamo dal suicidio della sinistra alle scorse elezioni politiche, che ha portato alla vittoria netta del centrodestra. Qualcuno ha capito perché in Italia siamo andati a votare prima che siano state completate le riforme? Senza mettere al sicuro quelle fatte come il reddito di cittadinanza? Per un’astuta scelta del M5S, in termini di successo elettorale, sono stati lasciati alla mercede degli eventi i precettori del reddito (unica vera bandiera della sinistra a queste elezioni). Nessuno ha pensato di mettere al sicuro questo strumento sociale risolvendo i suoi molti ed evidenti problemi.


Ma non è un caso che sia successo tutto questo, infatti veniamo da un periodo lungo in cui gli italiani sono stati messi a dura prova dalla pandemia (non ancora finita), dalla crisi economica, dalla guerra in Ucraina e dall’inadeguatezza della nostra classe politica. Con queste premesse nessuno a sinistra ha avuto il coraggio di tentare almeno di vincere; durante la campagna elettorale, mentre a destra andavano uniti, dall’altra parte si sono massacrati tra loro, senza una logica.


All’arrivo del governo di centrodestra c’è stato un brusco risveglio. Giorgia Meloni è diventata il primo Presidente del Consiglio donna, buttando a gambe all’aria una sinistra che pretendeva di far credere che la parità di genere si attuasse con il dizionario in mano e declinando al femminile dei nomi o scrivendo genitore uno e due.


Il governo ha cominciato ad attuare ciò che aveva detto chiaramente di fare durante la campagna elettorale; così, mentre arrivavano aiuti per le bollette, rivalutazioni delle pensioni, aumenti degli stipendi e l’inizio dell’opera di smantellamento del reddito di cittadinanza, la sinistra e il M5S sono rimasti storditi criticando queste operazioni come manovre contro i ceti più poveri(ok devo capire come si danneggiano i più poveri aumentando pensioni e stipendi) dimenticandosi che hanno dato un reddito di cittadinanza di 650€ (come cifra minima di sopravvivenza) lasciando le pensioni minime a 470€. Questo senza contare i precettori della misura indegni di riceverla. Una sinistra che si è evidentemente dimenticata della propria base, ormai troppo abituata a frequentare i salotti invece delle piazze. Qualcuno di questi “statisti” all’opposizione spera che cada questo governo per arrivare ad un’altra ammucchiata, trascurando un fatto che a sinistra non ci sono i presupposti per essere alternativa e mettere in difficoltà l’attuale compagine. Ma un buon governo ha bisogno di una buona opposizione e l’unica luce in fondo al tunnel pare essere l’unione tra Calenda e Renzi, unici a fare politica vera.


Con questi presupposti l’anno che verrà sarà molto complicato con un paese preso da mille sfide: energia, crisi economica, Covid, guerra e isolamento politico in Europa. Purtroppo Germania e Francia sono tornate a fare i bilaterali in assenza di una figura importante come quella di Draghi ma qua c’è una carta che il nostro governo può giocare. Infatti l’Italia può diventare il ponte tra Europa e Africa per il gas tagliando fuori la Russia … ma questo è un passo che potrà essere fatto solo se tutti noi capiremo che non è importante il governo ma l’Italia è gli italiani.

Auguri di buon anno a tutti che ne abbiamo davvero bisogno

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